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UNA STORIA INFINITA

Le difficoltà per i collezionisti di auto e moto d’epoca sembrano non finire mai. Dopo la pubblicazione della lista dei modelli con età compresa tra venti e trent’anni che possono essere esentati dal pagamento del bollo (visibile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze www.finanze.it e cliccando qui sopra) alcune Regioni, in virtù dei poteri locali ad esse attribuite in termini di tributi, non intendono applicare la legge 342/2000, art. 63, comma 2.

La perdita del gettito, infatti, non è stata gradita dagli amministratori regionali: da Bolzano, addirittura, è stato inviato un comunicato ai dirigenti delle strutture tributarie delle Regioni italiane, nel quale si invita “codesto ministero a ritirare immediatamente tale elenco o altri similari dal proprio sito Internet”.

Addirittura, Bolzano se la prende anche con l’Asi, scrivendo che: “Per quanto concerne i criteri adottati dall’Asi nella delibera sopra citata per individuare i veicoli di cui all’art.63 comma 2, si rileva come essi, stante l’indeterminatezza di termini quali ‘interni/selleria decorosi’ non risultino in alcun modo idonei a circoscrivere efficacemente l’ambito di applicazione dell’obbligazione tributaria”.

In pratica, questo sembra voler dire che nemmeno il criterio con cui l’Asi esenta dal bollo le vetture ultraventennali dei propri soci sia da considerare valido.

Da Roma, il ministero delle Finanze ha comunque convalidato, mediante un atto parlamentare del 12 marzo scorso firmato del ministro Tremonti, gli elenchi Asi e FMI, che sono quindi da considerare effettivi sino a quando le regioni, beneficiarie del tributo, non faranno una nuova legge.

La questione non riguarda la Lombardia, che, come noto, ha deciso di esentare automaticamente qualunque veicolo con più di vent’anni, compreso o no nell’elenco.

Il ministero delle Finanze ha convocato le parti in causa (Regioni, Asi, FMI) per mettere ordine (finalmente) sull’intera materia. Fino a quando la questione non sarà definitivamente chiarita, abbiamo comunque deciso di rimandare la pubblicazione dell'”Interpello”, strumento giuridico che potrà consentire al proprietario che non è socio Asi di richiedere l’esenzione per una vettura inclusa nell’elenco come modello ma non come anno di produzione.

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