Varese Campo dei Fiori, in archivio l'edizione 2018 - Ruoteclassiche
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28/06/2018 | di Himara Bottini
Varese Campo dei Fiori, in archivio l’edizione 2018
Una Varese accogliente e orgogliosa ha fatto da sfondo alla Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori. Gara di regolarità valida per il tricolore Asi crono meccanici, da ben 27 anni rievoca un grande evento motoristico, la cronoscalata dalla città di Varese a Sacro Monte e Campo dei Fiori che, dal 1931 al 1960, schierò, accanto alle case ufficiali, piloti professionisti del calibro di Castellotti e Ascari.
28/06/2018 | di Himara Bottini

Una Varese accogliente e orgogliosa ha fatto da sfondo alla Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori. Gara di regolarità valida per il tricolore Asi crono meccanici, da ben 27 anni rievoca un grande evento motoristico, la cronoscalata dalla città di Varese a Sacro Monte e Campo dei Fiori che, dal 1931 al 1960, schierò, accanto alle case ufficiali, piloti professionisti del calibro di Castellotti e Ascari.

Organizzata dal Club Auto Moto Storiche Varese, con il supporto di GLEO, la Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori si è trasformata anche quest’anno in un perfetto contenitore di eventi.

La gara. Prima di tutto gara di regolarità per auto storiche prodotte fino al 1976, la Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori ha visto una sessantina di equipaggi affrontare un percorso, suddiviso in due giornate, di circa 180 km, e un totale di 60 prove cronometrate, affrontate, come da tradizione, sia con i cronometri manuali sia con quelli elettronici, dando vita così a due sfide completamente diverse e a due classifiche finali. Tra gli amanti del “cipollotto” si sono distinti Bassani-Bassani su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961, seguiti da Ceriani-Meraviglia a bordo di una Mercedes 190 SL del 1956, e da Primi-Battistel con la loro Jaguar E-Type del 1968. Protagonisti della classifica generale, invece, Fontanella-Covelli su Lancia Lambda Casaro del 1927, secondi Boracco-Bossi su Porsche 911 2.4 Targa del 1973, seguiti da Rossoni-Vagliani su Fiat S1/9 del 1973.

Match Race Show. Immaginatevi un’arena in pieno centro, strada chiusa al traffico, transenne, un enorme orologio a led che scandisce i secondi, un presentatore la cui voce risuona tra le storiche vie della città, e tantissima gente. Il Match Race si è combattuto in Piazza Monte Grappa, su un anello di 600 metri, tra 16 equipaggi con il cronometro meccanico e 16 con quello elettronico. La formula è quella di sempre. Sfida a eliminazione diretta. Chi fa il tempo migliore passa il turno. Tra l’entusiasmo della folla e l’emozione di segnare il miglior tempo, si sono guadagnati la coppa per gli elettronici, la coppia composta dall’australiano Darren Morcombe e Chiara Montalbetti, al volante di una Rally ABC del 1928, mentre per i meccanici hanno conquistato la vittoria Enrico e Ilaria Bassani su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961. Il tutto contornato da un altro match race, messo in campo per i lettori della Prealpina da Paglini Renault Store, a bordo delle ultime versioni della Twingo, e dalla sfilata organizzata da Varese-Terra-di-Moto, che ha messo in scena alcuni degli esemplari che hanno scritto la storia del varesotto in 100 anni di vittorie e realizzazioni mirabili, dalle MV Agusta alle Frera, Aermacchi, Husqvarna, Cagiva, Aspes, Ducati, Sherco e SWM.

Tributo Porsche. Anche la Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori ha partecipato ai festeggiamenti dei 70 anni di Porsche e, nonostante la concomitanza con altri eventi celebrativi, numerosi soci del Registro Italiano Porsche hanno aperto questa XXVIIesima edizione esibendo alcuni dei modelli più rappresentativi della Casa di Stoccarda, dai 356 ai 911, 924 e 944. Tra le partecipanti, al concorso di eleganza che si è svolto a Comerio, al cospetto di autorità e pubblico, è stata premiata la Porsche 356 A Cabrio del 1958 di Lele Gioacchini e Antonella Barone.

Spettacolo a tutto tondo. Insomma, un evento catalizzatore e promotore della cultura sia motoristica sia eno-gastronomica di Varese e della sua provincia, che il presidente del VAMS, Angelo De Giorgi, vorrebbe addirittura portare a 3 giorni il prossimo anno. Merito della sorprendente presenza di anteguerra che sono arrivate numerose a questa edizione, del successo sia della formula Tributo Porsche sia di quella Turistica, che chiudeva la carovana, e non ultimo, del coinvolgimento della cittadina di Varese.

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