Varignana 1705: la regina è un’Alfa 6C 2500 SS del 1950 - Ruoteclassiche
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29/09/2025 | di Andrea Paoletti
Varignana 1705: la regina è un’Alfa 6C 2500 SS del 1950
Tra supercar e anteguerra, il concorso d'eleganza, organizzato sulle colline bolognesi, ha attirato collezionisti appassionati ed esperti, con vetture molto particolari
29/09/2025 | di Andrea Paoletti

Si è conclusa con fuochi d’artificio e una cena di gala nell’elegante contesto dell'omonimo palazzo settecentesco, a pochi chilometri da Bologna, la terza edizione dell’omonimo Concorso d’Eleganza Varignana 1705, dove un parterre di vetture selezionate con cura dagli organizzatori ha acceso la passione dei collezionisti e costretto la giuria a un superlavoro per scegliere le più meritevoli.

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Due Bugatti e una BMW premiate tra le "vintage"

Sei le categorie in gara: Vintage Elegance, Motori per il Dopoguerra, Raffinatezza Italiana, Aerodynes, Gioielli di Maranello e Supercar, alle quali si è aggiunta quella delle Auto in Divisa. Molto ammirati i partecipanti che avevano scelto di presentarsi in abiti d’epoca, in particolare gli impeccabili Stefano Landi e moglie. Il primo premio è andato alla Bugatti Type 49 del 1931 condotta da Silvia Nicolis e prelevata direttamente dal prestigioso museo di famiglia. Seconda classificata nella categoria Vintage Elegance la Bugatti Type 40 Duval del 1028. Terza la BMW 327 del 1938 di Stefano Rosina.

Lo stile Bentley e la Miura del sarto “da corsa”

Premio speciale a Tom Wood per la sua Bentley 3 litre del 1925. "È la prima volta che la mia auto viene premiata per lo stile", ha commentato ridendo, accompagnato dai suoi deliziosi figli in tuta da meccanico. É anche da questi dettagli che emerge il clima rilassato che ha caratterizzato l’intero weekend, baciato dalla fortuna anche per il meteo, con l’unico scroscio di pioggia che si è incastrato millimetricamente tra la fine della premiazione e l’inizio della cerimonia di chiusura. Tornando alle auto premiate, nella categoria Supercar la classifica ha visto al primo posto una splendida Lamborghini Miura P400 appartenuta a un sarto francese che nel 1968 faceva avanti e indietro tra Parigi e St Tropez a 140 km/h di media, come diligentemente annotato da lui stesso su un taccuino.

Una Fiat 8V regina dei Motori per il Dopoguerra

Seconda classificata la rara BMW M1 del 1979 di Davide Roda con livrea firmata Walter Maurer, leggendario autore della prima BMW Art Car della storia, la 3.0 CSL del 1975, mentre al terzo posto la Ferrari 512 BB del 1980 di Luca Cetrone. Nella categoria Motori per il Dopoguerra, a vincere è stata la Fiat 8V del 1950 di Daniele Ferrua, (premiata dall’Asi anche per il suo valore storico), seconda l’elegantissima Citroën DS 21 Cabriolet del 1969 di Mario Baroncini, premiata anche per il miglior restauro (durato 20 anni e concluso il giorno prima del Concorso); terza l’esotica Facel Vega Facellia F2 del 1961 di Nicola Fabbri.

Eccellenze italiane: Lancia e Ferrari

Nella categoria Raffinatezze Italianeil primo premio è andato alla Lancia Aurelia B20 4a serie del 1955 di Gianluca Garagnani, incredibilmente conservata, il secondo alla Fiat Vignale 1100 Superleggera del 1948 di Lorenzo Struzzi, premiata anche per i migliori interni e il terzo alla Lancia Aprilia Convertibile Farina del 1947 di Gabriele Gnudi. Un premio speciale per il sound del motore è stato poi assegnato all’Alfa Romeo 12 C Prototipo del 1941 di Stefano Martinoli, auto unica e con un V12 che ha ispirato tutta la produzione italiana del dopoguerra. Numerose le Ferrari presenti a contendersi il titolo nella classe Gioielli di Maranello: a vincere è stata la 330 GTC Speciale del 1967 di Brandon Wang, seguita dalla 330 GTC del 1968 di Vittorio Maria Mandelli, premiata anche come Best Conservation e dalla 365 GTB/4 “Daytona” del 1973 di Giuseppe Matildi. Premio del pubblico invece a una delle regine dell’evento, la Ferrari 121 LM del 1955 di Elad Shraga, una sinuosa barchetta con un pedigree sportivo importante e che, nella Mille Miglia del 1955, prima di ritirarsi, stava tallonando la Mercedes 300 SLR di Stirling Moss.

Ancora Best of Show

Nella categoria Aerodynes la Porsche 911 Carrera RS 2.7 Touring del 1973 di Massimiliano Bettati è riuscita a inserirsi tra due autentici capolavori, tra i quali è emersa anche la Best of Show. Terza classificata infatti l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet PininFarina del 1949 di Björn Schmidt, auto che, come se non bastasse la sublime armonia delle linee, ebbe tra i proprietari una leggenda di Hollywood, Rita Hayworth. A vincere è stata la sorella - in versione coupé - portata dal più grande collezionista italiano, Corrado Lopresto. La sua Alfa Romeo 6C 2500 SS Berlinetta Pininfarina del 1950, dall’alto dei suoi 11 titoli Best of Show - e universalmente riconosciuta come la prima vettura della storia con doppi fari anteriori - non ha lasciato dubbi alla giuria.

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