La magia dell’Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este... a Villa d’Este: ancora una volta, dopo 71 anni dal Concorso d’eleganza che le ha dato il nome.
Italia, 1949. La neo nata Repubblica è tra i fondatori della Nato, Gino Bartali ha già vinto due volte il Tour de France, il Quartetto Cetra allieta la ricostruzione con i suoi grandi successi passati alla storia. Il Paese ricomincia a sognare. È un momento d'oro per la creatività, lo stile e il design italiani. Iniziano a germogliare i tratti distintivi dell'enorme bellezza che verrà prodotta negli anni Cinquanta del boom economico e nella successiva decade. Per la prima volta dopo la guerra Cinecittà rifiorisce e raddoppia la produzione dei primi anni della sua riapertura. Escono film come “Bellissima” di Luchino Visconti, con Anna Magnani, mentre con i suoi “Buchi” Lucio Fontana segna le basi della cifra stilistica che lo farà diventare uno dei grandi dell'astrattismo del Novecento.
Momento di importante sviluppo. Nel mondo delle automobili, Ferrari ha appena dato il via alla leggenda; la Maserati, con le sue vetturette, fa incetta di vittorie nei Grand Prix. Il Portello già dal 1945 ha ripreso a produrre la serie delle 6C 2500 del 1939. Il motore 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua e con carter a secco aveva avuto una rispettabile storia sportiva prima della Guerra. Dopo la versione Sport – anche convertibile – e la Freccia d'Oro del 1946, che viene messa a punto secondo gli ultimi aggiornamenti dell'aerodinamica, è il momento della 6C 2500 SS Coupé Villa d'Este, la più potente della famiglia. È l'ultima Alfa Romeo con carrozzeria separata dal telaio portante e, con i suoi 110 CV, arriva a 170 km all'ora. Tra le specifiche tecniche principali, la trasmissione con due alberi ruotanti su quattro supporti ricavati nella testa (due valvole in testa per cilindro), tre carburatori orizzontali monocorpo, sospensioni anteriori e posteriori indipendenti con ammortizzatori telescopici e freni idraulici.
Nata da mani sapienti. Ne vengono prodotte soltanto 36, fino al 1952. Sono destinate a pochi fortunati: attori famosi, magnati del cinema e famiglie reali. Nessuna di loro è costruita in contemporanea con le altre, sono in pratica tutte one-off e la loro costruzione artigianale anticipa soluzioni tipiche della produzione industriale. La carrozzeria, firmata Touring, è nata dalla sapienza di Carlo Felice Bianchi Anderloni con un redesign del frontale della 6C 2500 SS Coupé, che era già opera sua, e con l'aggiunta di due prese d'aria allungate sovrapposte. I passaruota sono stati maggiormente integrati con le fiancate; il parabrezza è stato diviso in due parti e inclinato. Il posteriore, basso e pronunciato, è contraddistinto da due piccoli fari rotondi, eleganti e ben visibili. Il risultato è un insieme di armonia estetica di impareggiabile effetto.
Regina d'eleganza. La vettura viene presentata al Concorso d'eleganza di Villa d'Este, sulle sponde del Lago di Como, e spopola tra il pubblico, che la vota per farle vincere il premio “Grand Prix Referendum”. Ancora oggi, dei 18 esemplari di “Villa d'Este” esistenti al mondo, una buona parte torna a ritrovarsi una volta all'anno in una esposizione organizzata dal Grand Hotel Villa d'Este di Cernobbio che, 71 anni fa, attraverso il Concorso, le ha dato il nome. L'evento si chiama Villa d'Este Style e quest'anno, alla nona edizione, ha visto la partecipazione di cinque auto – di cui tre arrivate da Germania e Svizzera – oltre quella di proprietà dell'Hotel stesso. Il record di presenze è stato raggiunto negli anni passati con otto vetture. Sempre affiancate da altre auto della Casa accomunate al modello per affinità elettive come, in questo caso, Sport convertibili, Freccia d'Oro, 6C 2500 Super Sport, di cui una con tetto in plexiglass apribile tramite il sistema Aerlux brevettato da Touring.
Nuovo slancio. Niente sfilata sul lungolago, stavolta. Sabato 27 giugno le restrizioni dovute alla pandemia da Covid19 non lo hanno permesso e il raduno ha assunto il carattere di un summer party per pochi invitati. L'atmosfera era intatta, però. Ancora una volta le Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este sono tornate a casa, con tutta la loro magia, in un contesto unico al mondo. E quest'anno, più che mai, ce n'era bisogno. “Con questo primo incontro automobilistico dopo l’interruzione intendiamo dare un contributo alla ripresa delle attività e dell’energia creativa che caratterizza la Lombardia e l’Italia stessa”, ha sottolineato Marco Makaus, Project Manager dell’iniziativa e del registro Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este.