La terza edizione del Youngtimer Fest 1975-1995, andato in scena lo scorso 14 ottobre sulle sponde del lago di Varese, ha visto la partecipazione di quasi 150 vetture.
"L'abbiamo ideato e organizzato quasi per scherzo nel 2016, ma oggi il Youngtimer Fest 1975-1995 è diventato un appuntamento fisso del mese di ottobre e riscuote sempre più successo". A dirlo è Davide Franchi, l'appassionato ideatore del meeting riservato alle "imperdibili", come le definiamo noi nel nostro magazine, ma sono i numeri che spiegano la portata del fenomeno: già 91 vetture erano giunte a Cabiate (CO) nella prima edizione; 138 l'anno successivo a Schiranna (VA) e addirittura 146 le vetture che si sono contate quest'anno, domenica 14 ottobre, sul piazzale Roma della medesima località lacustre varesina.
Solo un requisito. La ricetta per la buona riuscita di questa manifestazione, spiega Davide, è molto semplice: nessun tipo di tesseramento, nessuna prenotazione, nessun vincolo orario di entrata o uscita, nessun divieto di partecipazione relativo a marca o modello. L'unica regola, se si può definire tale, è che la vettura sia immatricolata o costruita tra il 1975 e il 1995: è questo il periodo temporale scelto per rappresentare una buona fetta di parco auto circolante in Italia negli anni passati. Ed è per questo che anche quest'anno si sono viste fianco a fianco auto diversissime fra loro, rarità dimenticate o sportive ritornate di gran moda tra i più giovani (e non solo).
Inglesi e tedesche. Tra le youngtimer britanniche, l'iconica e sbarazzina Mini fiancheggiava una regale e imponente Rolls-Royce Silver Spirit; nelle fila delle tedesche una compilation di eleganti Mercedes: dalla 190 (una lucente 2.5 Diesel aspirata iscritta ASI, in barba a chi vorrebbe le auto a gasolio tutte allo sfascio...) alla top model 560 SEC. Gamma quasi completa per la Ford, rappresentata dalla umile Fiesta 900, passando per le varie Escort sovralimentate e le Sierra Cosworth, fino all'ormai introvabile ammiraglia Granada 2.8 Injection del 1982. Tra le Opel, le tre lettere GSI facevano bella mostra su Corsa e Astra. Il marchio dei quattro anelli non poteva essere meglio rappresentato con l'auto che ne ha cambiato il destino: l'Audi Quattro. Gli amanti delle Porsche hanno potuto ammirare vari esemplari di 911, oltre a una rossa 944 del 1984. Infine le Volkswagen, presenti in gran numero con una parata di Golf Mk1, Mk2 e Mk3. Menzione a parte per le BMW, intervenute in un buon numero di esemplari e sistemate tutte in un'area dedicata, sotto l'egidia del Club BMW E21 E30 Italia. Tra i modelli presenti, Serie 3 E21/E30/E36, Serie 5 E34 e ben tre Serie 8 facenti parte del BMW E31 Club Italia.
Reparto francesi. Poche, ma notevoli le Renault intervenute: una basica R5 850 del 1983 con soli 24.000 km faceva da contraltare alle costose top di gamma degli anni 80: 25 V6 Turbo e Alpine V6 Turbo. Immancabili poi le sempre amate Super 5 GT Turbo. Poche le presenze di Citroën: un paio di colorate Dyane 6, una 2CV Charleston e una AX Thalassa in perfette condizioni. Quest'anno pochi esemplari anche di Peugeot: solo 106, tra le quali un paio di versioni Rallye. Notevole ed inconsueta, invece, la presenza di alcune Talbot Simca, marchi definitivamente scomparsi: i più avanti con gli anni guardavano nostalgici una 1100 GLS del 1979, che ai tempi popolava densamente le nostre strade; molto più rare anche negli anni 80, infine, la Solara SX Automatica del 1983 e la Tagora DT del 1982, presenti con due esemplari restaurati di recente.
Fuori dall'Europa. Dietro la bandiera giapponese si vedevano sagome di coupé anni 90 come la Nissan 200 SX e la Mitsubishi 3000 GT. Immancabile la Mazda MX-5, ormai un classico tra le youngtimer. Curiosa e decisamente insolita la presenza di una berlina coreana: una Hyundai Stellar 1.4 GSL, comprata nuova nel 1991 e tuttora in uso regolare! Per le auto Made in Usa, un paio di vetture tra le meno note: una Lincoln e una Cadillac. Sul piazzale, nel lato opposto alle americane, è stata parcheggiata un'icona del vecchio mondo sovietico: la Lada 1300 S addobbata con tanto di cappello militare e bandiera rossa dell'ex Unione Sovietica.
Infine le italiane. Una foltissima presenza di Alfa Romeo (fra le altre, una rara 75 2.5 V6 Quadrifoglio Verde e una Giulietta 1978 in livrea giallo piper), molte Lancia Delta (dalla 1300 LX alle mitiche Integrale), ma anche tre
eleganti Thema. Tra le Fiat, si passava dalla Cinquecento ED del 1993, alle varie Uno (tra le quali una rara Scioneri e una restauratissima Turbo Diesel) e Panda. Per il reparto sportivo della casa torinese citiamo 127 Sport seconda serie, Ritmo 105 TC, Tipo 2.0 16v e addirittura un'originale 131 Abarth Rally del 1976. Presenti anche alcune Autobianchi A112 di varie annate, una Innocenti Mini 500 anni 80, una Maserati Biturbo Si e una Ferrari 328 GTS.
Premiati per la distanza. L'evento si è concluso a metà pomeriggio, non prima di aver assegnato una targa ricordo all'equipaggio giunto da più lontano. In questo caso premio meritatissimo per una giovane coppia giunta in giornata da Firenze a bordo di una curatissima BMW 316 E21 del 1982.