Su Ruoteclassiche di dicembre 2019 vi abbiamo raccontato l’avventura on the road di Corrado Lopresto: il Raid Palermo-Reggio Calabria-Milano per celebrare i suoi primi quarant’anni di collezionismo. Dopo una pausa dovuta a problemi meccanici prima e all’emergenza Covid poi, il viaggio è ripartito da Pescara la scorsa settimana. Stamattina la Balilla è giunta a Baranzate, ospite d’onore dell’azienda Ma-Fra, leader del detailing e cura dell’auto.
La Collezione Lopresto annovera alcune delle vetture più rare e preziose della storia dell’auto. Se vi state chiedendo perché, a fronte di una così vasta (e pregiata) selezione di automobili è stata scelta proprio una Fiat Balilla del 1934 per questa impresa, la risposta è semplice: con questo esemplare Corrado Lopresto iniziò a comporre la sua collezione. Dopo la Balilla si sono aggiunte tante altre auto che hanno definito una lunga serie di vetture, tutte restaurate con passione e dedizione nelle ultime quattro decadi.
L'arrivo alla Ma-Fra. Appuntamento a Baranzate, dicevamo: al quartier generale della Ma-Fra, azienda leader della cura dell’auto. L’arzilla Fiat Ballila arriva di gran carriera, a bordo Corrado Lopresto con indosso una tuta vintage da pilota. Qui, il patron Marco Mattioli fa gli onori di casa e dopo aver accolto la Balilla nell’area detailing ironizza: “Quale luogo migliore se non nella casa della cura dell’auto?”. Lopresto, con la solita simpatia inizia a raccontare alcuni dei momenti più divertenti di questa impresa.
Il calore del Sud. “A Nicosia, un paesino della Sicilia, l’intero paese si era vestito con costumi anni 30 e 40 per ricreare l’atmosfera.” Prosegue poi. “C’erano le botteghe, le mercerie con le sartine, i pastori, il sindaco e pure il prete, che non si è capito se fosse un vero sacerdote o meno. La sua benedizione l’abbiamo presa per buona…”. Con lui anche Enrico Di Mauro che ricorda un altro aneddoto “Immaginatevi la scena: 10 km in salita, poi arriva la nebbia… Noi a 45 all’ora. Arriviamo in una galleria e la macchina si spegne”. Continua: “Ho pensato: è giunta la mia ora. Sono corso fuori a sbracciarmi per avvisare gli altri guidatori, ma alla fine siamo usciti incolumi e siamo qui a raccontarvelo.”
In nome dell'amicizia. Il tour della Balilla da Palermo è quindi proseguito alla volta di Reggio Calabria, poi tappa a Castrovillari prima continuare lungo la Penisola. Lopresto ha spiegato anche come è ricaduta la scelta di Palermo come punto di partenza: “Dopo una chiacchierata con l’ultimo esponente della famiglia Romanov, ho appreso che la zarina Alessandra era stata a lungo ospite dei Florio a Palermo, soggiornando nella Palazzina dell’Arenella.” Prosegue Lopresto: “Il nostro viaggio è iniziato lì, per celebrare, in generale l’ideale dell’amicizia. Questa è l’idea che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, in cui abbiamo incontrato i club di auto storiche di tutta Italia”.
Si cambia rotta. Un guasto meccanico ha rappresentato il primo stop per l’inossidabile “Balillina” (come la chiama affettuosamente Lopresto). Poi il fermo definitivo durante l’emergenza sanitaria e così si è giunti al 5 settembre, quando la Balilla ha ripreso la sua corsa da Pescara. Questo ha determinato un radicale cambio di programma, con il percorso che si è spostato dalla costa Tirrenica a quella Adriatica. Il viaggio della Balilla ha toccato: Fermo, Ancona, Senigallia, Pesaro, Ferrara, Mantova e Gardone. Oggi l’arrivo a Milano. Domenica 27 settembre, alle ore 12,30, Corrado Lopresto racconterà la sua ultima avventura durante la fiera Milano AutoClassica.
Si riparte!La ripartenza della Balilla da Pescara è coincisa con la Festa della Rivoluzione, festival culturale dedicato al poeta Gabriele d’Annunzio: cultore dell’edonismo e delle automobili. L’evento celebrava i cento anni della stesura della Carta del Carnaro, l’ambizioso progetto per una costituzione “rivoluzionaria”, voluta da D’Annunzio dopo l’impresa di Fiume. Un evento che ha visto anche la partecipazione del Presidente della Fondazione Vittoriale, Giordano Bruno Guerri. Durante la manifestazione Corrado Lopresto ha esposto alcuni disegni storici provenienti dal suo archivio, relativi al Conte Trossi, grande pilota degli anni 30.
La Balilla conquista tutti.In realtà il programma non era stato definito a tavolino, come spiega Lopresto “L’evento si è articolato in maniera spontanea, abbiamo definito il percorso per raggiungere club e amici collezionisti. Siamo stati anche a Panzano, dall’amico Mario Righini che si era raccomandato di passare a trovarlo”. Durante il tour la Balilla ha conquistato tutte le piazze, catturando l’affetto e il calore del pubblico. Nell’abitacolo gagliardetti, adesivi e trofei: tutti souvenir lasciati dai vari club di auto storiche che hanno accolto la Balilla durante la traversata. Molto affascinante anche il diario di bordo, con il percorso e le firme di tutti gli amici della gloriosa Balilla. Dopo aver viaggiato per oltre 1500 km, la beniamina di Corrado Lopresto diventa un simbolo di una passione, ma soprattutto un’occasione per viverla insieme.