Andrà all’asta tra pochi giorni da Bonhams, ad Amelia Island, una rara vettura che porta all’interno un cameo di Ferdinand Porsche. Fu la principale concorrente della BMW 32 e tra i suoi punti di forza, oltre all’armonia tra sportività ed eleganza delle sue linee, ha un motore sovralimentato progettato dal mitico ingegnere.
Il motorsport europeo conobbe il suo periodo di massimo splendore durante la metà degli anni 30, quando, con i risultati tecnologici e le prestazioni delle vetture da corsa, i grandi marchi sportivi potevano rappresentare un perfetto specchio riflettente della potenza dei grandi Stati nazione. In Germania, dove le Mercedes 7 litri e le Auto Union a 12 e 16 cilindri si davano battaglia per la supremazia assoluta, tra le medie cilindrate stava emergendo la BMW con la 328, una Roadster particolarmente attraente, glamour e, soprattutto, veloce.
In questa competizione si inserì il marchio Wanderer, nato “Winklhofer & Jaenicke” nel 1896 e conosciuto con la denominazione definitiva a partire dal 1911. L’azienda, vittima della Grande Depressione del ’29, all’inizio degli anni 30 fu venduta all’Auto Union e strategicamente posizionata tra le medie cilindrate come marchio sportivo e di lusso. Noto per la qualità delle sue vetture, il marchio Wanderer riuscì a ritornare in una posizione di prestigio sul mercato. Per cercare di contrastare efficacemente il successo della BMW 328 fu chiesto l’aiuto di Ferdinand Porsche per progettare un modello sportivo affidabile ed efficace.
Allo studio di progettazione Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH di Stoccarda fu infatti commissionata la realizzazione di un motore che riuscisse a esprimere una maggiore robustezza rispetto al 6 cilindri 2 litri bavarese, certamente potente ma noto per una certa fragilità, soprattutto con riguardo alla testata. Porsche, particolarmente esperto nel campo della sovralimentazione, applicò un compressore volumetrico al robusto 6 cilindri Wanderer ottenendo una potenza di 85 CV, un valore doppio rispetto alla stessa unità aspirata e pari a quella del motore BMW. Grazie, però, a un sistema di distribuzione più semplice (con 2 valvole per cilindro) garantiva maggiore affidabilità. Ma non solo. La sovralimentazione costituiva un'attrattiva ben più elevata rispetto a un motore aspirato.
La Wanderer W25 K ("K" per Kompressor), divenne una delle vetture più famose della sua epoca: elegante, veloce e affascinante. Progettata su un telaio a traliccio tubolare, era equipaggiata con cambio a 4 marce e freni idraulici. Era accreditata di una velocità massima di circa 145 km/h. Con la BMW 328 condivideva la lunghezza del passo e quasi integralmente le dimensioni ma, al confronto con la sua concorrente, vinceva sul piano del prestigio e della raffinatezza. La 328, del resto, preferiva concentrarsi sul carattere più estremo e sulla potenza del suo motore aspirato.
Proposta al prezzo di 7950 Reich Marks, la W25 K fu prodotta per soli due anni (dal ’36 al ’38) in versione Roadster e Cabriolet, arrivando a un totale di 259 esemplari prodotti.
Il telaio n. 252702 che sarà proposto all'incanto da Bonhams il 12 marzo, durante il concorso d'eleganza di Amelia Island, è stato conservato per molti decenni in due importanti collezioni europee. Il catalogo ufficiale dell’asta ci informa che l’auto è stata utilizzata molto poco e con grande attenzione. Le sue condizioni, ottime, riflettono ancora i risultati di un buon restauro eseguito in epoca passata, che le ha permesso di arrivare a oggi in uno stato generale più che buono. Negli ultimi dieci anni ha beneficiato solo di piccoli controlli di routine meccanici e solo recentemente è stata sottoposta a una verifica più approfondita. È quotata tra i 400.000 e i 580.000 euro.
Alvise-Marco Seno