Villa Dirce a Vazzola, Treviso, il 14 giugno si è colorata di Lancia, un evento culturale estivo - il DesignParty - volutamente dal taglio giovane. Una novità che vuole essere solo l’inizio di tante altre iniziative che seguiranno, finalizzate alla diffusione della bellezza Lancia a tutti gli appassionati, alla promozione del Registro Storico e alla divulgazione delle attività del Lancia Club anche a livello internazionale.

La parola a Fumia e Fiorio

Il programma dell’evento, molto intenso, ha avuto come focus principale il design Lancia con la partecipazione dell’ingegnere Enrico Fumia e dell’architetto Giancarlo Concilio, i quali hanno tenuto due conferenze. Fumia, ex direttore del centro Stile Lancia e autore tra l'altro del design della Lancia Y, ha aperto il suo intervento con “Lancia oggi, sperare o disperare?” Partendo da una panoramica di modelli Lancia nati e non nati, ha stimolato le riflessioni sull’attuale situazione del car design. Concilio, ex responsabile Interni del Centro Stile stesso, ha invece risvegliato passioni mai sopite raccontando la genesi passionale e artigianale della Fulvia Coupé del 2003, lo splendido prototipo vissuto in prima persona da lui, con aneddoti e retroscena che hanno colpito i presenti. Molto emozionante è stato poi l’intervento di Cesare Fiorio che, in videocollegamento, ha raccontato i 60 anni del Reparto Corse Lancia HF da lui fondato e diretto.

Porte aperte alla passione

Il DesignParty è stata una festa aperta a tutti gli appassionati della Casa, la testimonianza di quanto la passione Lancia possa essere un sentimento forte di unione, concretizzato nel coinvolgimento di tanti lancisti che hanno esposto moltissimi modelli sia storici sia più recenti (circa una cinquantina), oltre a esemplari inediti, tra i quali varie Y "Kaleidos". Best of the show è stata acclamata l’inedita Lancia Thesis Stola S85 limousine, accompagnata dalla presenza di una seconda limousine, stavolta in chiave Thema. La Thesis Limousine rappresenta l’evoluzione più esclusiva e raffinata del progetto e vanta dettagli di design unici, emblema della miglior raffinatezza italiana raccontati direttamente nel parco espositivo dal designer. Il nome abbina la lettera S, dall'iniziale del celebre carrozziere Stola, e 85, per gli anni passati da quando è stata fondata la società. Il rapporto tra Lancia e Stola è infatti di vecchia data e risale al 1919, anno in cui la Casa torinese affidò alla carrozzeria la realizzazione del prototipo Lambda. Con la S85 Stola si è voluto così offrire un tributo al designer Concilio, responsabile del progetto.

Appassionati del marchio anche dall'estero

Il pomeriggio è stato anche un’inedita occasione di autenticare al Registro Storico Lancia varie vetture, tra le quali citiamo l’esclusiva Thesis appartenuta a Vittorio Emanuele di Savoia. Un ringraziamento al presidente Federico Donati per aver creduto in un'iniziativa inedita nella storia del Lancia Club, che ha aperto le porte ai giovani e ai tanti che hanno partecipato con entusiasmo all’evento con le proprie Lancia, anche come visitatori. La manifestazione ha attirato anche appassionati dall’estero ed è la testimonianza di quanto il Lancia Club voglia creare occasioni di condivisione della storia culturale e della passione per il glorioso marchio italiano.