Una Citroën Traction Avant 15CV 6C del 1952, un vecchio racconto letto su un blog francese e tanta creatività: così nasce l’idea di ricreare in un diorama un suggestivo ritrovamento d’epoca. Insieme a Fabrizio Ferrari, l’ispirazione è diventata progetto concreto.
La base di partenza
Per dare forma alla scena, si è partiti da un modellino 1:18 della Maisto, semplice ed economico, ma perfetto per la trasformazione. L’auto è stata opacizzata, invecchiata e privata di alcuni particolari, aggiungendo segni del tempo come ruggine, polvere e usura. Le parti apribili hanno permesso di rendere ancora più realistico l’effetto “abbandono”.
La cantina prende forma
La scenografia è stata studiata con attenzione: trattandosi di una cantina, non poteva mancare una grande botte in legno, insieme a una scala a pioli posizionata lateralmente. Un vecchio baule ospita un’insegna invecchiata - appartenente a un brand immaginario - adagiata su una parete scolpita a mano per riprodurre la trama in pietra, poi dipinta con toni grigio scuro.
Elementi evocativi
L’unica finestra è impreziosita da una ragnatela ricavata sfilando del feltro. Sulla parete è stata fissata anche una vecchia rete da letto in metallo. Completano la scena corde, assi di legno, scatole, giornali e chiazze d’olio sparse con cura.
Realismo al dettaglio
La base del diorama è stata tra le parti più complesse: ogni mattone è stato inciso singolarmente e dipinto con una prevalenza di rosso per contrastare con le pareti. Il cofano della Citroën è tenuto aperto da una piccola asse, lasciando intravedere un motore realistico, sporco, impolverato e avvolto da ragnatele. Un lavoro meticoloso, che trasforma un semplice modellino in una scena capace di raccontare una storia.