La Iso Grifo compie 60 anni - Ruoteclassiche
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29/09/2025 | di Federico Signorelli
La Iso Grifo compie 60 anni
Compie sei decenni la granturismo voluta da Renzo Rivolta e realizzata da Bizzarrini con lo stile di Bertone. Un favoloso simbolo dei Sixties
29/09/2025 | di Federico Signorelli

Era il 1962 quando il commendatore brianzolo Renzo Rivolta decise di passare dalla produzione di scooter, moto e microvetture (la geniale Iso Isetta) alle granturismo, uno dei simboli e sogni degli anni 60. Avvenne al Salone dell’Automobile di Torino con la Iso GT 300, felice connubio di potenza, lusso e affidabilità, grazie alla tecnica del solido e performante motore Chevrolet “Small Block” V8 da 5.358 cm3 e 300 CV (quello della Chevrolet Corvette C2, per intenderci), al primo telaio monoscocca adottato su una granturismo, progettato da Pierluigi Raggi, alla meccanica nobilitata da Giotto Bizzarrini e allo stile di Giorgetto Giugiaro per conto della Carrozzeria Bertone. Un’automobile "da guidare con il cappello" come amava dire Rivolta, ma a 230 km/h.

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Lo zampino di Bertone

Evidentemente la GT300 non era che un punto di partenza: l’anno successivo al Salone torinese nello stand Bertone apparve il prototipo Iso Grifo A3/L, su iniziativa della stessa Carrozzeria che rimise all’opera Giugiaro, ben conoscendo i desideri di Rivolta. Ma non si trattava solo di prestazioni, in quanto la "L" stava per lusso, elemento ricercato dall’imprenditore lombardo che voleva un’auto ben rifinita, confortevole, veloce e affidabile; la A3/L aveva tutto questo, convincendo Rivolta a passare alla fase dello sviluppo.

Il prototipo A3/L

Il prototipo svelato al Salone di Torino era già vicino al modello definitivo: calandra "bipartita", quattro fari circolari, cofano lungo e affilato, profilo a "bottiglia di coca-cola", padiglione rastremato, lunotto avvolgente, prese d’aria dietro le ruote e specchio di coda tronco. Stilisticamente, si andò soprattutto ad affinare il profilo anteriore per minimizzarne la portanza, ma i ritocchi coinvolgevano un po’ tutta la vettura, che ne uscì ancora più elegante.

Amata dalle star

Venne utilizzato il telaio accorciato della GT300 (con passo da 2.700 a 2.500 mm), rendendo la sportiva più agile, e il motore da 300 CV a 5.000 giri/min; successivamente, fu disponibile il V8 da 365 CV a 6.200 giri/min, poi sostituito con un'unità da 350 CV a 5.800 giri/min, abbinata al cambio manuale a cinque rapporti ZF. L'impianto frenante prevedeva quattro freni a disco. Presentata nel 1965 al Salone di Ginevra, la Grifo calamitò l’attenzione diventando una delle auto preferite da personaggi come Giannino Marzotto, John Lennon e Dean Martin: con il prezzo di 7.560.000 lire per la versione da 365 CV (come sedici Fiat 500) non poteva essere altrimenti.

Un capolavoro raro

Se la versione spider proposta da Bertone come A3/Ls nel 1964 non avrà seguito, nel 1966 venne presentata la "targa", con parti del tetto asportabili, e nel 1968 la muscolosa "7 litri" (riconoscibile per il pannello rialzato sul cofano motore), dotata del propulsore Chevrolet V8 "Big Block"da 390 CV capace di spingere la vettura a 280 km/h. Nel 1970 Marcello Gandini ridisegnò il frontale, dando forma così alla cosiddetta "naso lungo", con i fari semi carenati dietro a palpebre che ne affilarono la linea. Prodotta in circa 413 esemplari, la Iso Grifo è oggi molto ambita dai collezionisti.

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