Best in Classic, la festa dei migliori
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22/11/2025 | di Matteo D'Alessandro
Best in Classic, la festa dei migliori
La quinta edizione dei riconoscimenti assegnati da Ruoteclassiche è stato un puro mix di emozioni, grandi nomi e auto da sogno
22/11/2025 | di Matteo D'Alessandro

Un galà con tutto il meglio del mondo heritage. È andata in scena la quinta edizione del premio Best in Classic, ospitata nei padiglioni della Fiera di Milano nella giornata di apertura di Milano AutoClassica. Un appuntamento che si è confermato uno degli eventi più significativi del settore, espressione di storia, cultura e grande passione, ingredienti vitali per la nostra testata. Sul palco, a fare gli onori di casa, il direttore di Ruoteclassiche Gian Luca Pellegrini e il vicedirettore Laura Confalonieri, che hanno accolto personaggi di spicco nel mondo dell’auto storica. La manifestazione ha visto anche quest’anno Aci Storico come main partner, affiancato da Banchero Costa e Trinchero come partner della serata. “Classico non è ciò che è vecchio, ma ciò che conserva senso; non ciò che semplicemente sopravvive, ma ciò che rimane leggibile, coerente, capace di parlare ancora al presente” ha spiegato il direttore nel suo discorso di apertura, chiedendo una riforma delle norme che regolano il rilascio del CRS a qualsiasi veicolo con più di vent’anni, indipendentemente dal suo valore culturale o tecnico. “Oggi, con un’età media superiore ai tredici anni e in costante crescita, mantenere immutato quel limite significa svuotare di senso la categoria che si vorrebbe proteggere, trasformando l’aggettivo “storico” in un puro dato anagrafico e rendendo indistinguibili il collezionismo e l’usura. È un paradosso normativo che, invece di tutelare il patrimonio, ne dissolve i confini culturali” ha commentato.

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Il popolo ha deciso

Tra le dieci categorie che rappresentano le eccellenze nel mondo delle storiche (Auto Classica, Classica di domani, Restauro, Restomod, Reloaded, Club, Evento, Gara, Collezione e Giovane Talento), le prime due sono state votate dalla giuria popolare. I lettori hanno dunque scelto comeClassica dell’anno la Lamborghini Countach 25° Anniversario. Presentata 37 anni fa per celebrare la supercar di Sant’Agata Bolognese e realizzata in 658 esemplari, vanta numerose migliorie rispetto alla versione tradizionale. L’altra categoria votata dai lettori è stata laClassica di domani: in questo caso, la più gettonata è statala Maserati Quattroporte V8 Evoluzione, ammiraglia sportiva firmata da Marcello Gandini.

Giuria di qualità

La premiazione ha avuto luogo di fronte auna folta platea. Di assoluto rilievo la giuria, presieduta da Pellegrini e composta da Monica Mailander, presidente di Fondazione Macaluso e Vehicle Valley Piemonte, Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis, Valentino Balboni, leggendario collaudatore Lamborghini, Ronnie Kessel, titolare della Kessel Racing, Marco Makaus, organizzatore di eventi e grande conoscitore di auto storiche, Cristiano Michelotto, esperto restauratore di auto d’epoca e Giovanni Tombolato, sub commissario dell’Automobile Club d’Italia.

Star della serata

Il premio speciale alla Carriera della redazione di Ruoteclassiche è stato assegnato a Giorgetto Giugiaro, maestro del design automobilistico italiano. Sua la firma di alcune delle vetture più iconiche del Novecento e oltre. Fondatore della Italdesign, ha rivoluzionato il concetto di automobile grazie a linee pulite, proporzioni razionali e un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Tra le sue creazioni più celebri, spiccano l’Alfa Romeo Giulia Sprint GT, la Fiat Panda e la Volkswagen Golf, oltre a innumerevoli progetti di rilievo. Con uno stile versatile capace di spaziare dal lusso alle utilitarie, Giugiaro ha segnato in modo indelebile la storia del car design internazionale. “Devo molto a voi giornalisti. Grazie a voi sono potuto crescere. Non basta avere delle idee, ci vogliono anche persone che ti apprezzano per la tua giovane età, per le opere con le quali speri di poter sorprendere. Non credo di avere un talento così importante, ho seguito le persone più esperte e, come tutti andiamo a scuola per imparare, ho ascoltato questi talenti che mi hanno trasferito il loro sapere. Quando ho cominciato, il prodotto era puramente ingegneristico. L’ingegnere era anche un architetto, proveniva da un ambito di necessità e costi. Andando avanti si è capito che questo mezzo meraviglioso poteva avere qualcosa di diverso dall’ingegnerizzazione, che tiene conto principalmente dei costi di produzione. Nascono quindi queste opere d’arte che hanno meravigliato il mondo. Eravamo poveri, e con poco siamo riusciti a fare delle cose interessanti dal punto di vista architettonico. Abbiamo avuto la necessità di trasformare in modo innovativo l’automobile e siamo stati i precursori dei centri design avanzati" sottolineando l'importanza della connessione tra funzione e design. "Se c’è una scuola che può dare qualcosa ai giovani, è quella della razionalità: non fare vetture barocche ed eccessivamente cariche di motivi. Non siamo andati verso il buon gusto dal punto di vista razionale. Noi compriamo una vettura, bella o brutta che sia, perché in primis è il brand e la sua storia che ci soddisfano. I cinesi, che non hanno questa storia, dovranno conquistarla e la conquisteranno, perché non hanno imbarazzo di dover pensare agli altri marchi. Hanno imparato bene, sanno costruire vetture a dei costi stravolgenti. Dobbiamo avere coraggio: non ci sono opportunità in Italia ma la scuola italiana c’è, perché ci sono i talenti italiani" ha aggiunto.

Immensa 275

Tra i momenti più emozionanti della serata, quello di sollevare il velo all’auto vincitrice della categoriaRestauro dell’anno. La reginetta è stata unaFerrari, la 275 GTB4restaurata da Andrea e Davide Toni della Toni Auto di Maranello. A convincere la giuria la qualità del ripristino: ritornata a livelli eccelsi, la berlinetta sportiva degli anni 60 è una vera e propria icona del suo tempo grazie al V12 con quattro alberi a camme in testa, il design Pininfarina e la carrozzeria Scaglietti. Nella categoriaRestomod, applausi perAndrea Colombo, ceo Eccentrica Cars, e Angelo Radice, presidente Radice Group e socio di Eccentrica Cars e la loro Eccentrica Titano, che rievoca in tutto e per tutto lo spirito Lamborghini Diablo.

Fascino retrò

Grande successo anche per laReloaded, categoria che ha premiato le auto appena presentate che reincarnano modelli iconici. A conquistare il premio è stata la Renault R4,reinterpretazione in chiave moderna della popolare utilitaria d’Oltralpe. Sul palco a ritirare il trofeo è salita Paola Repaci, communication manager di Renault Groupe Italia. Sempre nell’ambito delle Reloaded, la redazione di Ruoteclassiche ha assegnato il secondo premio speciale alla Honda Prelude, l’innovativa terza serie della coupé giapponese dotata del sistema a quattro ruote sterzanti, protagonista anche al nostro stand di Milano AutoClassica.

Passione per tutti

Il Milano Historic Cars Club & Youngtimer Club Milano è stato il sodalizio che ha visto più espressioni favorevoli dalla giuria. Tra gli eventi, il più votato è stato ilFuoriConcorso. La Targa Florio Classica è stata invece la preferita nella categoria Gare. E la Collezione Maserati Umberto Panini, che quest’anno ha inaugurato una nuova sede a Modena, è stata premiata come miglior museo.

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