Historic Motoring Awards, due premi all'Italia - Ruoteclassiche
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29/10/2018 | di Laura Ferriccioli
Historic Motoring Awards, due premi all’Italia
Italia avanti tutta agli Historic Motoring Awards 2018, che ogni anno premiano il meglio dell'automobilismo storico nel mondo.
29/10/2018 | di Laura Ferriccioli

Italia avanti tutta agli Historic Motoring Awards 2018, che ogni anno premiano il meglio dell'automobilismo storico nel mondo.

...And the winner is... Italian! Due eccellenze del nostro Paese sono state premiate quest'anno ai britannici Historic Motoring Awards, assegnati il 25 ottobre nello splendido scenario Art Déco dello Sheraton Grand London Park Lane Hotel. Due grandi successi internazionali per il nostro Paese che vedono protagonisti l'importante Museo Nicolis di Villafranca di Verona, giudicato “Museo dell'anno” fra illustri contendenti da ogni parte del mondo, e la Miura P400 restaurata dal Polo Storico Lamborghini, riconosciuta come “Restauro dell'anno”.

Un chilometro di percorso espositivo. Il Museo Nicolis, aperto dal 2000, è una delle più importanti raccolte private d'Europa con oltre 200 automobili di grande pregio e valore storico, oltre ad altrettante moto e biciclette d'epoca. In totale, le collezioni in mostra sono otto e comprendono anche macchine fotografiche e per scrivere, piccoli velivoli, accessori di viaggio e oggetti vintage. Lo spazio espositivo totale è di 6000 metri quadrati, in un edificio che è stato costruito appositamente perché fosse abbastanza grande da poter contenere tutto. Il Museo è addirittura considerato da più parti come emblematico della moderna cultura d’impresa. Concetti quali “raccolta” e “riutilizzo”, che hanno guidato la crescita d’impresa cartaria dell'azienda di famiglia, sono gli stessi che hanno alimentato la passione per il collezionismo di Luciano Nicolis, il fondatore, consentendogli di vedere gioielli dove altri vedevano rottami, aiutandolo a scovare in tutto il mondo auto d’epoca, a recuperarle, restaurarle e riportarle all'antico splendore.

Un premio alla passione. Una ricerca, quella dell'imprenditore con la passione per l'ingegno umano, che ha restituito alla storia dell’automobile, e non solo, un patrimonio altrimenti perduto. Ed è stato proprio questo aspetto, secondo Silvia Nicolis, figlia di Luciano e da sempre direttrice del museo, a fare probabilmente la differenza: il fatto che le collezioni esposte siano frutto di tanta dedizione di una sola persona che, instancabile, ha saputo individuare e creare negli anni un patrimonio così di rilievo. “Penso anche che abbiano inciso i contenuti vari e ampi”, aggiunge lei, che non si aspettava la nomination: “È stato un onore essere in lista, figuriamoci la gioia infinita di ricevere il premio!”, ha confidato a Ruoteclassiche. Un trofeo per il quale, diciamolo, ha senza dubbio giocato un ruolo decisivo anche la dinamicità di un museo ben mantenuto attivo attraverso mostre e iniziative specifiche sempre di ottimo spessore culturale.

Miura sempre nel cuore. Oltre al Museo Nicolis c'è un'altra realtà made in Italy insignita di un importante ricnoscimento agli Historic di quest'anno, dove non poteva mancare una Lamborghini Miura, una delle pochissime macchine al mondo capaci di accendere la passione nel cuore di chiunque. Il restauro della Miura P400 bianca di proprietà di Gian Paolo Dallara (telaio n. 3165), a opera del Polo Storico Lamborghini, ha vinto su concorrenti quali una Aston Martin Project Vantage, una Lancia Flaminia Sport Zagato 3C, una McLaren F1 GTR Long Tail e una "Jabbeke" Triumph TR, il cui modello, in compenso, si è aggiudicato il titolo di “Auto dell'anno”. La Miura, vincitrice anche di un premio di categoria al concorso d'eleganza inglese Salon Privé del 2017, è stata riportata nel suo stato originario in 14 mesi e ben 3000 ore di lavoro. “Sono molto legato a questa Miura, che rappresenta un momento incredibile della mia vita”, ha affermato il proprietario, che del celebre modello della casa del Toro è stato uno dei padri insieme a Paolo Stanzani e al designer Marcello Gandini.

Gli altri vincitori. Per la categoria “Libro e film dell'anno” è stato premiato il volume “Gaston Grümmer: The Art of Carrosserie”
diPhilippe Grümmer e Laurent Friry (Dalton Watson), mentre il dipartimento “heritage” che ha vinto in questa edizione degli Awards è quello targato Porsche. Quanto agli eventi, ci sono stati due vincitori, entrambi di manifestazioni di cui Ruoteclassiche si è occupata di recente: il Concours d'Elegance di Hampton Court e la fiera RetroClassics Stuttgart, che nell'ultima edizione, lo scorso marzo, ha visto un ulteriore ampliamento di superficie espositiva. Scorrendo l'elenco degli altri premi principali si trova poi come “Club dell'Anno” il Talbot Owners’ Club e la Jaguar E Type Concept Zero premiata come migliore one-off, mentre lo specialista del 2018 è il Classic Motor HubClassic Motor Cars di Bridgnorth. L'evento di motorsport? È Le Mans Classic. Mentre a Richard Mille è andato il riconoscimento di “Industry Supporter of the Year” e alla Alpine A110 il titolo di “Performance Car of the Year”.

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