A 106 anni dalla nascita torna a rivivere il marchio Bertone e punterà in primo luogo sulle auto a energia elettrica.
Una scelta ereditata dagli anni 90. Un settore questo in cui la carrozzeria torinese si è già impegnata negli anni Novanta con la realizzazione di due prototipi, la Blitz e la Z.E.R., e con la conquista di una serie di record mondiali di velocità. La rinascita del marchio si deve a uno dei principali gruppi internazionali nel campo dell’elettronica, della componentistica e dell’aeronautica, Akka Technologies, società francese fondata e guidata da due fratelli di origine italiana, Maurice e Jean-Franck Ricci, appassionati di automobili e collezionisti di auto d’epoca. Sono stati loro a rilevare due anni fa il marchio Bertone dal curatore fallimentare per una cifra vicina ai 4 milioni di euro, dopo le traversie che nel 2014 hanno portato al fallimento della carrozzeria torinese. Va però precisato che i diritti per l’utilizzo del marchio in settori diversi a quello automobilistico appartengono per ora alla Bertone Design, che li aveva rilevati prima del fallimento.
La Collezione Bertone. Le auto che facevano parte della collezione Bertone sono state invece cedute all’asta nel 2015 all’Asi (si veda anche qui). Quest’anno si sono poi tenute ad Arese (maggio) e Torino (novembre) le aste Bolaffi del materiale e dell’oggettistica presente in azienda.
Nuova vita. La rinascita della Bertone si deve anche a un gruppo finanziario padovano, che ha dato il via al progetto Dianchè Smart Mobilità Platform, guidato da Paolo Carlin attraverso la società londinese, Flymove Holding Limited. Questa premessa è necessaria per chiarire che d’ora in poi la Bertone avrà il compito di realizzare prototipi e auto elettriche ma costituirà anche la base per il complesso e ambizioso programma di mobilità “pulita”, che interesserà in futuro anche gli spostamenti delle persone e delle merci con i droni e il settore motociclistico attraverso la collaborazione con la società modenese Energica Motor Company.
La Blitz. Una serie di fortunate circostanze ha così riportato alla ribalta internazionale un marchio conosciuto in tutto il mondo, apprezzato per la validità stilistica e tecnologica dei progetti voluti e realizzati da Nuccio Bertone. Nel campo la mobilità elettrica la carrozzeria torinese ha fatto il suo esordio nel lontano 1992 con la Blitz, spider compatta, filante e leggera: lunga 342 cm, larga 168, alta solo 95 cm, con un peso di 650 kg, inclusi 230 kg di batterie, dotata della carrozzeria in materiale composito.
La Z.E.R. Il progetto più significativo in questo settore è stata però l’auto da record Z.E.R. disegnata da Eugenio Pagliano, uno degli stilisti che più a lungo hanno fatto parte della storia della Bertone. Dotato di un CX eccezionale di 0,115, questo prototipo del 1994 dalle linee profilatissime, mosso da 36 batterie al piombo dal peso di 600 kg, per una massa complessiva di 860 kg, ha conquistato nel 1996 il record mondiale di velocità per auto elettriche a 303,977 km/h, che si è aggiunto al record ottenuto l’anno precedente percorrendo 199,882 km in un’ora e ai ben 465 km percorsi con un pieno d’energia alla media di 120 km/h.
Una storia (anche) di record. La nuova era del marchio Bertone ha già in programma un risultato sportivo di importanza internazionale, la vittoria nel 2020 nella Pikes Peak International Hill Climb, che si disputa in Colorado lungo un percorso di 20 km con 156 curve e può essere considerata la più spettacolare corsa in salita mondiale: qui le auto elettriche sono ormai le favorite, per via dell’altezza di ben 4300 metri che viene raggiunta, e infatti nel 2018 la vittoria e il nuovo record della gara sono andati alla supercar elettrica Volkswagen I.D.R.
A Milano... La vettura che dovrebbe prendere parte alla Pikes Peak è stata esposta a Milano in occasione della presentazione dei nuovi programmi della Bertone e della Flymove Holding Limited: proprio a Milano avrà sede il nuovo centro stile, anche se a Torino non mancheranno le sedi operative grazie alla collaborazione con il gruppo Akka e con la carrozzeria Coggiola, che ha realizzato una delle due nuove concept car firmate Bertone.
Pit stop di 3 minuti. Il modello da corsa e la supercar stradale hanno linee aggressive e avveniristiche: entrambe sono state previste esclusivamente con la motorizzazione elettrica, come del resto tutte le prossime Bertone. Il punto di forza di questi modelli è il sistema brevettato dalla Picchio Racing and Road Cars, la società teramana specializzata in prototipi e auto da corsa tradizionali ed elettriche, i cui diritti sono stati acquisiti dalla Flymove Holding Limited: si tratta di un sistema, alla base di tutto il programma, che permette di sostituire le batterie in soli 3 minuti, evitando così i tempi di ricarica, più o meno lunghi, con la sostituzione del pacco di batterie in stazioni specializzate, che possono essere fisse o anche mobili.
Il futuro della mobilità compatibile. Le auto dotate del sistema che sarà adottato su tutte le nuove Bertone, fra cui è prevista a breve una city car, non saranno quindi vendute assieme alle batterie, che verranno invece affittate e si potranno scambiare in qualunque momento con quelle già ricaricate nelle apposite stazioni di servizio. Forse sarà davvero questo il sistema che permetterà lo sviluppo della motorizzazione elettrica su scala globale e infatti sono già in corso trattative con i principali costruttori automobilistici per cedere i diritti di utilizzo del sistema: naturalmente la Cina è in pole position per lo sviluppo dei nuovi progetti, e sono già stati stretti gli accordi con la Cemi di Shanghai, guidata dal manager cinese Spencer Hu, per la nascita della Bertone China.