Nel 1928 la piccola sportiva della Casa di Molsheim comincia ad affermarsi sui circuiti di tutto il mondo, dando l'abbrivo a un mito giunto intatto ai giorni nostri.
La leggenda della Bugatti si fonda sulla produzione delle auto da corsa. In questo senso, il 1928 è un'annata cruciale. La Tipo 35, piccola, leggera e velocissima, comincia a imporsi sulla scena delle più importanti competizioni internazionali, portando sotto le luci della ribalta il costruttore di Molsheim.
Un bolide senza rivali. Otto cilindri, compressore Roots e 140 cavalli: novant'anni fa la Tipo 35 raggiungeva i 200 km/h, una velocità impensabile per le dirette concorrenti. Con oltre duemila vittorie in quello che tra i fan del motorsport è conosciuto come "golden decade", il "decennio d'oro", la Tipo 35 è una delle auto più vincenti di sempre.
Un'annata memorabile. Nel 1928, quando i regolamenti internazionali non prevedevano ancora un vero e proprio campionato del mondo, la Tipo 35 prese parte a 26 gare: i suoi piloti conquistarono 23 primi posti, tra cui ben 11 gran premi vinti e il primo posto alla Targa Florio (Alberto Divo su Tipo 35B), una delle gare più dure dell'epoca .
Nuvolari e Chiron, i simboli del successo. Il successo della Tipo 35 è legato a doppio filo con quello di Tazio Nuvolari, considerato il pilota più grande di tutti i tempi, che - dopo una brillante carriera con le motociclette - proprio con la Bugatti inizia la sua avventura di corridore automobilistico. La prima vittoria del "mantovano volante", al volante di una Type 35C, risale all'11 marzo 1928 sul circuito del gran premio di Tripoli. Nello stesso giorno, Louis Chiron di Monaco s'impone sul tracciato d'Esterel Plage alla guida di un modello analogo. Il pilota monegasco in quello stesso anno inanella una serie impressionante di successi, imponendosi nei gran premi di Roma, Marne, San Sebastian e Monza. Alla fine della sua carriera sarà il pilota più anziano ad aver preso parte a un gran premio di Formula 1 e diverrà l'emblema indiscusso del successo della Bugatti nel mondo.