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23/05/2019 | di Andrea Zaliani
Bollo auto: sulle esenzioni decidono le Regioni
La Corte Costituzionale con la sentenza 122/2019 ha stabilito che le Regioni saranno libere di stabilire esenzioni sul bollo auto
23/05/2019 | di Andrea Zaliani

La Corte Costituzionale con la sentenza 122/2019 ha stabilito che le Regioni saranno libere di stabilire esenzioni sul bollo auto.

Importante novità sul bollo auto: le Regioni potranno stabilire liberamente la possibilità di applicare specifiche esenzioni che le leggi nazionali non prevedono. L’unico vincolo è quello di non aumentare il carico fiscale oltre i limiti decisi dallo Stato. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, che è tornata ad esprimersi su un argomento già trattato in passato e con la sentenza 122/2019 redatta dal Giudice Luca Antonini e depositata in queste ore ha precisato la propria posizione giuridica in merito.

Soddisfazione generale. “Questa sentenza è una buona notizia perché il bollo auto è una tassa ingiusta. Se compri la macchina, la macchina è tua” ha commentato il vicepremier, Luigi Di Maio. Positiva anche la valutazione di Davide Caparini, assessore in Lombardia e coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, secondo il quale “la sentenza va nella direzione di quanto chiediamo con l'autonomia. Finalmente - aggiunge Caparini- possiamo gestire anche se in parte quello che è un tributo regionale. Siamo quindi liberi di prevedere vari tipi di agevolazione.”

Visione ampia. La macchina burocratica si è riattivata in seguito al contenzioso sorto tra la Commissione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, riguardante il pagamento del bollo auto/moto degli esemplari con un’anzianità compresa tra i 20 e i 30 anni. Il verdetto della Consulta, in realtà, assume una veduta decisamente più ampia, in quanto può potenzialmente riguardare anche i veicoli moderni. La libertà fornita alle Regioni sul tema, ipoteticamente, potrebbe infatti permettere a quest’ultime addirittura di abolire la tassa di circolazione, sempre che riescano a garantire comunque l’equilibrio finanziario dei propri bilanci. Una scelta dalla quale potrebbe scaturire una riforma già chiesta da molti nel settore: il trasferimento del carico fiscale del bollo sul prezzo dei carburanti. In questo modo il gettito non arriverebbe più solo dai residenti, ma da chiunque facesse rifornimento, turisti compresi.

Cifre in (continua) crescita. In attesa di scoprire le prime mosse delle varie realtà territoriali, una cosa è certa: il bollo genera un gettito notevole. Stando ai dati raccolti dalla Uecoop, l'Unione europea delle cooperative, il bollo auto si traduce in una tassa da 6,7 miliardi di euro. Nell’arco di temporale preso in considerazione dallo studio, tra il 2013 e il 2017, le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate al ritmo medio di oltre 200 milioni di euro l'anno.

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