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28/10/2019 | di Andrea Zaliani
Volkswagen New Beetle, il ritorno di un mito
Costruita sfruttando una meccanica moderna e uno stile originale la Beetle, inevitabilmente, evoca alla mente la gloria della sua progenitrice.
28/10/2019 | di Andrea Zaliani

Costruita sfruttando una meccanica moderna e uno stile originale la Beetle, inevitabilmente, evoca alla mente la gloria della sua progenitrice

Alla soglia degli anni duemila, la Volkswagen avvia la produzione della New Beetle. Un modello il cui nome evoca subito alla mente una grande icona dell’automobilismo, lo storico Maggiolino. Si tratta di un progetto dal nitido richiamo al passato, reinterpretato però in chiave moderna. E proprio su questa filosofia punta molto il marchio tedesco, in quanto evidenzia fin dal primo istante la realizzazione di un’auto capace, al tempo stesso, di fornire suggestioni retrò e le comodità d’ultima generazione. Infatti, sotto l’originale carrozzeria la Beetle non ha nulla a che vedere con la progenitrice. È un’auto attuale, costruita secondo i canoni e la tecnica di una nuova epoca, sfruttando sapientemente il know-how fornito dalla “sorella” Golf.

Un modello dall’accento glamour. Certo, questo ha voluto dire sacrificare sull’altare della modernità e delle sinergie soluzioni tecniche a cui gli appassionati del maggiolino erano affezionati. Addio, dunque, al caro boxer raffreddato ad aria e alla trazione posteriore. Benvenuti, al motore trasversale e alla trazione anteriore. Soluzioni (magari) meno romantiche, ma più vantaggiose. Specialmente per prestazioni e consumi. Al momento del lancio la New Beetle è disponibile in due differenti motorizzazioni: un 4 cilindri a benzina di 2 litri, con 115 cv, e un turbodiesel di 1.9 litri da 90 cv. La scelta di tali unità fa capire che non si tratta proprio di un’utilitaria. Anche le dimensioni non sono da macchinina: è lunga 4 metri e dieci centimetri e larga 1 e 72. Ancora più significativa è la completa dotazione di serie: prevede, tra l’altro, il climatizzatore, lo stereo, l’antifurto elettronico e gli specchietti elettrici. Dunque, se il Maggiolino rispondeva a un’esigenza di trasporto basilare, la Beetle punta a una fascia di mercato più elevata. Sfruttando il “peso” del proprio nome, elevato quasi a oggetto culto, glamour.

La prova di Quattroruote. Nel maggio del 1999, la “nostra” rivista testa scrupolosamente la New Beetle, nella versione equipaggiata con motore a gasolio. Nel complesso, il giudizio è più che soddisfacente. Piacciono, in particolar modo, la seduta comoda (cinque stelle), la plancia (quattro stelle) che evoca i comandi del passato e le finiture di qualità (cinque stelle). Il motore turbo, all’interno dell’abitacolo, si avverte minimamente. Buona l’elasticità, che consente di sfruttare in maniera ottimale tutte le marce, così come la precisione di guida, non scevra di un certo sottosterzo. Stando a quanto riportato dal giornalista, a occhi bendati (si fa per dire) sembra di guidare una Golf, con un assetto leggermente più rigido del normale. La gommatura generosa, inoltre, non incide negativamente sul confort ma esalta la tenuta di strada, ottima sia sull’asciutto che sul bagnato.

La quotazione attuale. Indipendentemente dalla motorizzazione, le prime New Beetle attualmente hanno una valutazione compresa tra i 1500 e 4500 euro, per un modello in perfette condizioni.

Diteci la vostra. E voi, cosa ne pensate della New Beetle? Preferite lei oppure la sua progenitrice? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto. Inoltre, se avete delle storie interessanti sul suo conto, potete scriverci una mail all’indirizzo di posta redazione@ruoteclassiche.it.

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