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21/05/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
A Goodwood si rivede la Fiat dei record
Si va defininendo il programma dell’imminente Festival of Speed di Goodwood, in programma sul celebre circuito britannico dal 26 al 29 giugno. E l’ultim’ora riguarda una prestigiosa vettura italiana, la Fiat “S76”, considerata l’auto più veloce del 1911, che tornerà a muoversi per la prima volta dopo cent’anni di immobilità.
21/05/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Si va defininendo il programma dell’imminente Festival of Speed di Goodwood, in programma sul celebre circuito britannico dal 26 al 29 giugno. E l’ultim’ora riguarda una prestigiosa vettura italiana, la Fiat “S76”, considerata l’auto più veloce del 1911, che tornerà a muoversi per la prima volta dopo cent’anni di immobilità. Della celebre vettura da record vennero costruiti due esemplari, con l’obiettivo di strappare alla “Blitzen Benzes”, prodotta dalla Benz nel 1909, il record sul chilometro e sul miglio lanciato.

Quello del miglio fu in effetti ottenuto con al volante Pietro Bordino nel 1911, a Saltburn Sands; quello del chilometro, invece, fece sì registrare a Ostenda, in Belgio, una velocità superiore alle 135 miglia orarie (217,4 km/h), ma non venne omologato in quanto la “S76” non riuscì a completare la seconda prova – quella di ritorno – entro il limite perentorio di un’ora dal primo tratto. Uno dei due esemplari venne smantellato dalla Fiat al termine della Grande Guerra, perché i suoi segreti non finissero nelle mani della concorrenza; l’altro fu acquistato dall’aristocratico russo Boris Soukhanov e dopo la prima guerra mondiale prese la via dell’Australia, dove le furono applicate delle migliorie per presentarla al pubblico con la nuova generica etichetta di Fiat “Racing Special”.

Dal 2003 questa seconda “S76” appartiene al collezionista di Bristol Duncan Pittaway, che le ha rimontato sopra l’originario motore a 4 cilindri di 28,5 litri recuperato dall’esemplare smontato e ha avviato un lungo e minuzioso restauro durato ben dieci anni.

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