Alfa Romeo da sogno all'asta a Monterey 2025 - Ruoteclassiche
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27/07/2025 | di Andrea Paoletti
Alfa Romeo da sogno all’asta a Monterey 2025
33/2, TZ, SZ “coda tronca”, Giulia 1750 GT Am: l’elenco delle auto che andranno all’asta in occasione del tradizionale evento californiano, in programma dall'8 al 17 agosto, si arricchisce ogni giorno e il marchio milanese sarà tra i protagonisti assoluti
27/07/2025 | di Andrea Paoletti

L’evento non ha bisogno di presentazioni: il Monterey Car Week che anima a metà agosto la costa californiana è uno degli appuntamenti più prestigiosi, famosi e apprezzati dai collezionisti di tutto il mondo e un appuntamento per il gotha dell’automobilismo storico. Oltre al mitico Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, ci sarà anche l’ormai altrettanto storica asta organizzata da RM Sotheby’s, giunta alla 28esima edizione.

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La regina è una 33/2

L’elenco dei lotti è già ricchissimo, ma fonte di grande orgoglio per noi italiani è la foltissima rappresentanza di vetture italiane, nello specifico Alfa Romeo, marchio del quale saranno battute ben undici macchine, tutte di altissimo livello e delle quali vi raccontiamo le più significative, partendo da quella che, senza alcun dubbio, è la regina assoluta. Si tratta di una 33/2 del 1968 che ha partecipato alla 24 ore di Daytona, alla Targa Florio, alla 1.000 km del Nürburgring, di Monza e di Spa, prima con il team Autodelta e poi con il team VDS, prima di prendere la strada dell’Angola nei primi anni 70. Si pensa che siano solo una decina le 33/2 sopravvissute e questo esemplare è stato pilotato anche dal mitico Mario Andretti in occasione della tripletta 5°,6° e 7° posto a Daytona nel 1968. Tra le altre peculiarità della vettura, telaio #15, c’è quella di essere stata una delle prime a essere equipaggiata con il V8 da 2.5 litri e 320 CV e di essere stata completamente restaurata, negli anni 90, da Marcello Gambi, storico ex meccanico dell'Autodelta. La stima è tra 1,7 e 2 milioni di dollari.

La TZ del figlio di “Lolita”

Un altro gioiello è la Giulia TZ, sigla che significa “Tubolare Zagato” e identifica una serie limitata di un centinaio di prototipi con la meccanica della Giulia - vedi il quattro cilindri 1.6 da 112 CV - ma montata su un nuovo telaio a traliccio tubolare, di acciaio al nichel-cromo, resistente e molto leggero (appena 62 chili). Abbinato a sospensioni disegnate ad hoc e a una carrozzeria disegnata da Zagato, la TZ, presentata al Salone di Torino del 1962 con il nome di GTZ, toccava i 215 km/h e, dopo una laboriosa messa a punto, risulterà vincente in pista. Questo esemplare è l'unico che fu consegnato nuovo con tetto a doppia gobba caratteristico di Zagato e ha avuto un proprietario molto particolare, ovvero il figlio di Vladimir Nabokov, famoso autore del romanzo “Lolita”. Da 34 anni nelle stesse mani, un collezionista Alfa Romeo e appassionato di corse d'epoca, è proposta a un prezzo tra i 700 mila e i 900 mila dollari.

Solo 1.600 km dall’ultimo restauro

La terza più preziosa tra le Alfa Romeo all’asta è la Giulietta SZ “coda tronca” del 1961, una delle 41 realizzate in questa configurazione. Si tratta di una vettura con un importante pedigree sportivo, seconda di classe alla 3 Ore di Daytona del 1962, terza di classe alla 400 Km di Bridgehampton del 1962 e schierata anche alla 12 Ore di Sebring dello stesso anno, tra l’altro come una delle prime auto del Martini & Rossi Racing Team. In quell’occasione, come indicano i documenti, il motore originale di 1.3 litri fu sostituito con un 1.6, ma attualmente l’auto è equipaggiata con l'unità originale, AR00120, abbinata a due carburatori Weber. Dopo l’ultimo restauro, avvenuto sotto l'attuale proprietà, ha percorso solamente 1.600 chilometri e viene proposta con una stima massima di 500 mila euro.

Anche una Giulia 1750 GT Am e una Sprint Speciale

Non c’è abbastanza spazio per raccontarle tutte, ma vanno menzionate una Giulia 1750 GTAm del 1970, una dei soli 40 esemplari prodotti dall’Autodelta, consegnata da nuova in Belgio dove corse sotto le insegne dell’Alfa Romeo Benelux e poi in Germania. È nelle mani dello stesso proprietario da 37 anni e, come si vede dalle foto, non è stata risparmiata in eventi in pista dedicati alle storiche, dove, grazie ai quasi 200 CV e al peso di 940 kg è ancora l’auto da battere. La stima è tra i 200 e i 250 mila dollari. Molto bella - e anche l’unica non verniciata di rosso - è la Giulia Sprint Speciale del 1964 carrozzata Bertone, consegnata nuova nel 1965 a Conselve, in provincia di Venezia, prima di essere importata negli Stati Uniti a metà anni 80. Per averla, sarà necessario spendere tra gli 80 e i 120 mila euro.

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