Alfa Romeo: il ritorno della GTA - Ruoteclassiche
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04/03/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
Alfa Romeo: il ritorno della GTA
04/03/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Alfa Romeo Giulia GTA. Grinta? Testosterone? Attesa? Gli ingredienti per far trepidare gli alfisti (e non) ci sono tutti.

Dal 1965 ad oggi solo 5 modelli Alfa Romeo hanno “indossato” ufficialmente la sigla GTA, per prima la Giulia Sprint GTA e poi le sue derivate. C'è stata persino un’Alfasud, la 1.5 GTA per il Sudafrica, ma di sportivo aveva ben poco... La sigla ricompare dopo vent'anni, nel 2002 con la 156 GTA e la 147 GTA. Poi di nuovo il buio, per più di 15 anni. Ma ora inizia un nuovo capitolo della "GTA" by Alfa Romeo.

Lettere magiche. La sigla debutta nel 1965 con l'Alfa Romeo “Giulia 1600 Sprint GTA”, basata sulla meccanica della Giulia Coupè 1600 Sprint GT: ha la carrozzeria in alluminio e i finestrini in plexiglas, i componenti meccanici sono in magnesio. GTA è l’acronimo di “Gran Turismo Alleggerita”, con questi accorgimenti la bella coupè con il caratteristico scalino sul frontale arriva a pesare pesa solo 754 kg! La potenza è di 116 cv, mentre maneggevolezza della Giulia GTA è amplificata dalle nuove sospensioni con il caratteristico “slittone”. Poi è l'Autodelta, la squadra corse Alfa Romeo, a metterci lo zampino et voilà! 45 kg in meno e la potenza che schizza a 164 cv. Le vittorie sportive consacrano definitivamente la Giulia Sprint GTA anche nel motorsport. Non basta, e dopo la GTA “liscia” arriva la GTA SA: una decina di esemplari con motore sovralimentato, qui i cavalli sono 220, quasi il doppio di quelli della Sprint GTA… Dal 1968 la potenza aumenta ancora e tocca i 250 cv, mentre le velocità di punta variano da 220 a 240 km/h. Le perdite d’olio dalla pompa ad alta pressione saranno causa di vari incendi durante le competizioni, ma nemmeno le fiamme placano la fame di vittoria e le Giulia GTA SA (SovrAlimentata) si affermano all’ Hockenheimring nel 1967, a Montlhery nel ’68 e in buona parte delle gare in salita.

La regina del campionato. Alfa Romeo nel 1968 punta al Gruppo 2 e così arriva anche la variante “Junior”. La Giulia Coupè 1300 GTA Junior riprende esteticamente la “1600”, in versione stradale la GTA Junior eroga 96 cv, spinta dal bialbero nella configurazione da 1290 cc. La potenza lievita sino a 165 cv per le versioni da gara, che dominano il campionato europeo per 4 anni consecutivi. Al volante: Gian Luigi Picchi, Carlo Facetti, Spartaco Dini, Luigi Colzani e Massimo Larini, insieme a Toine Hezemans e Gijs Van Lennep . La massima evoluzione del modello viene raggiunta nel 1970, con le GTAm. Il modello più performante della gamma Giulia GT è basato sulla “1750 Veloce”, disponibile sia a carburatore che ad iniezione (Spica oppure Lucas). La cilindrata sale a 1779 cc, la testa del motore è più stretta e le valvole sono specifiche. La potenza ? 210 cv. Anche la carrozzeria è dedicata: i passaruota adesso sono molto più larghi, porte e cofani sono in vetroresina. La GTAm è ancora più aggressiva e desiderosa di vittorie: a bordo della nuova Alfa Romeo Giulia 1750 GTAm, Toine Hazenmans conquista il Campionato Europeo Turismo anche nel 1970. Nel 1971 la cilindrata passaa 2000 cc, ma il regolamento impone un aumento di peso, la nuova GTAm 2000 pesa 940 kg, non è un problema: il titolo viene conquistato anche nel 1971.

Le altre GTA. Altri modelli hanno poi adottato questa nomenclatura, anche se a ben vedere non erano affatto delle versioni “alleggerite”. La meno GTA di tutte è sicuramente l’Alfasud 1.5 Export GTA, proposta a partire dal 1981. Si trattava di un allestimento per il mercato sudafricano (disponibile solo in variante 5 porte) senza particolari modifiche tecniche: il motore era il noto 1.5 da 105 cv. Per 20 anni, nessun altro modello Alfa Romeo adotterà questa denominazione. Soltanto nel 2002 le 156 GTA e GTA Sportwagon, riportano in auge questa gloriosa targhetta. Entrambe sono equipaggiate con il mitico V6 Busso nella variante 3.2 litri da 250 cv, abbinate a un classico cambio manuale o al robotizzato Selespeed. A fine 2002 anche la 147 indossa la veste sportiva, spinta anche lei dal vigoroso 3.2 V6 Busso, lo stesso della 156 GTA. Sanguigna e sensuale, nell’ottobre 2002 l'Alfa Romeo 147 GTA era tra le compatte più potenti disponibili sul mercato. Con l’uscita di scena della 147viene accantonata anche la sigla GTA: la sua erede, l’Alfa Romeo Giulietta, riportò in auge un’altra nomenclatura leggendaria, “Quadrifoglio Verde”.

Le GTA fantasma. La sigla GTA è stata utilizzata anche su due modelli mai entrati in produzione, come il prototipo stradale della 155 GTA, realizzata dalle Officine Abarth nel 1992 (sulla meccanica della 155 “Q4” ) e presentata al Motorshow di Bologna. Dieci anni dopo, nel novembre 2002, sempre al Motorshow di Bologna viene presentata la “156 GTAm”, realizzata dalla N.Technology, partner ufficiale del Gruppo Fiat per la progettazione delle vetture da corsa sulla base dell’Alfa Romeo 156 GTA di serie. La cilindrata aumenta a 3548cc, la potenza a 300 cv. La vettura si caratterizza per il bodykit con i passaruota allargati, grandi cerchi in lega da 19” pollici ed un differenziale a slittamento limitato messo a punto dalla N.Technology. Nada, anche lei non venne mai messa in produzione. Lo stesso destino toccò alla MiTo GTA, compatta tutto pepe presentata come showcar al Salone di Ginevra 2009. Peccato. Ma ora possiamo rallegrarci con la notizia di un nuovo modello che rispolvera la denominazione GTA e sta creando scompiglio tra gli alfisti. Eh si, c'era da aspettarselo perchè “GTA” è un inno giubilo per tutti gli amanti della guida sportiva.

Un ritorno attesissimo. Alfa all’ennesima potenza. Dopo più di 15 anni le tre lettere magiche tornano (finalmente) a far sognare sulla variante più estrema dell'Alfa Romeo Giulia, svelata in due configurazioni. La presenza della “A” di alleggerita in questo caso è dovuta ed imprescindibile: le nuove Giulia GTA e GTAm sono più leggere di 100 kg rispetto al modello di serie. A esaltare le performance delle Giulia ritroviamo il 2.9 V6 biturbo di origine Ferrari montato sulla Giulia Quadrifoglio, potenziato fino a quota a 540 cv (+ 30). In questa configurazione le Giulia possono vantare un rapporto peso/potenza di soli 2,82 kg/cv. La carrozzeria allargata, con le vistose appendici aerodinamiche omaggia la tradizione sportiva del Biscione; sulla più estrema GTAm, i posti sono solo due, con sedili sportivi e cinture di sicurezza a sei punti e trova posto anche un rollbar. All'esterno il grande spoiler posteriore sottolinea la vocazione pistaiola di questo modello. Le Giulia GTA e GTAm, a poche ore dal loro annuncio hanno totalizzato milioni di visualizzazioni e possono già definirsi "instant classic" dal futuro collezionistico: la produzione è limitata a soli 500 pezzi. Bentornata GTA!

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