Quando gli è stata donata lo scorso 16 novembre la domanda che è sorta spontanea a tutti è stata la stessa: che cosa ci fa il santo Padre con una Lamborghini? La risposta però era già scritta nel pacco dono: il Papa la metterà all’asta e devolverà il ricavato in beneficenza: per il 70% alla ricostruzione della città di Ninive, in Iraq, che ha subito anche enormi costi umani durante l’assedio dell’Isis; il 10% alla Onlus "Amici del Centrafrica"; il 10% al Groupe International Chirurgiens Amis de la Main (Gicam); e il restante 10% alla ”Comunità papa Giovanni XXIII” che aiuta le donne vittime della prostituzione.
Il prossimo 12 maggio la vettura sarà messa all’incanto da RM Sotheby’s a Montecarlo insieme ad altre vetture da collezione, prevalentemente sportive vista la particolare location. Non è noto quanto la Casa d’aste intenderà stimare la vettura papale ma è certo che una sportiva con la firma di Papa Francesco sul cofano e personalizzata secondo le specifiche europee del programma Ad Personam di Lamborghini, possa rappresentare una forte tentazione per molti collezionisti.
L'auto è rifinita con esterni in “Bianco Monocerus”, filetti in “Giallo Tiberino” e dettagli nei colori della bandiera della Città del Vaticano, interni in pelle “Bianco Leda Sportivo” con stemmi Lamborghini sui poggiatesta, con cerchi da 20 pollici Giano e pinze in colore nero.
G.M.