Le quattro ruote motrici debuttano sulla sportiva simbolo della marca di Stoccarda con la serie 964, nel 1988. All’epoca, la nostra consorella Quattroruote ne parlò già sul numero di febbraio, preannunciando l’attesissimo debutto per l’estate di quell’anno.
Lo schema della trasmissione, a ben vedere, completamente inedito non è. Dall’inizio del decennio, infatti, nei centri di sperimentazione di Zuffenhausen si lavora senza sosta al progetto di una vettura ad alte prestazioni a trazione integrale. Il coronamento degli sforzi degli uomini Porsche sarà la 959, una supercar a tiratura limitata svelata in anteprima mondiale – ancora con il nome di “Studio per il Gruppo B” – al Salone di Francoforte del 1983.
Cinque anni più tardi, intanto, si festeggia l’uscita della 911 numero 250.000 (una delle ultime serie G), e il primo approccio alla trazione integrale si è trasformato in una tecnologia ormai collaudata e pronta a equipaggiare la nuova 911: con buona pace dei tanti gentleman driver amanti del “tutto dietro”, entra a listino la nuova Carrera 4.
A ripartire in automatico la coppia sui due assi provvede un differenziale centrale, che fa il paio con una frizione multidisco: quando i sensori dell’ABS leggono una perdita di aderenza, la coppia viene prontamente indirizzata all’assale con la miglior trazione. Un dispositivo analogo, al posteriore, permette addirittura una distribuzione ideale di coppia tra ruota destra e sinistra.
Alberto Amedeo Isidoro