Gli oggetti più curiosi all’asta al Goodwood Members Meeting - Ruoteclassiche
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08/04/2024 | di Andrea Paoletti
Gli oggetti più curiosi all’asta al Goodwood Members Meeting
L’evento, organizzato da Bonhams il 13 e 14 aprile, è un’occasione unica per gli appassionati non solo di auto d’epoca, ma anche dell’affascinante mondo degli “automobilia”
08/04/2024 | di Andrea Paoletti

Non solo Jaguar, Lotus, Bentley e Rolls-Royce - insomma la "crème de la crème" dell’automobilismo britannico - ma anche un’infinità di oggetti preziosi, particolari o solamente curiosi, tutti legati in qualche modo alla storia dell’automobile. Saranno messi all’asta da Bonhams il 13 ed il 14 aprile al Goodwood Mermers Meeting ed è possibile fare la propria offerta anche online: vediamo quali sono i lotti più interessanti.

L’omino Michelin alto un metro. Il “Bibendum” è una delle figure più riconoscibili, da più di un secolo mascotte della Michelin. In Italia lo conosciamo come “Omino Michelin” e un poster d’epoca che lo raffigura non può mancare alle pareti di in un garage che ospita vetture d’epoca: qui però si tratta di un manufatto molto più raro - anche se decisamente più ingombrante - ovvero di una statua realizzata in fibra di vetro ed alta 1 metro e 20, pronta ad accogliere con un sorriso, all’apertura della saracinesca, il suo nuovo proprietario.

Il modellino della Porsche 962-C “Coca Cola”. La lista di modellini all’asta è praticamente infinita, con esemplari di Ferrari, Jaguar e Porsche, ma proprio di quest’ultima, sotto forma di una 962-C Imsa del 1984, è la stima maggiore (oltre 8.000 euro). Si tratta di un modello realizzato a mano in scala 1:5 e che quindi misura 102 cm di lunghezza, montato su una base in legno e metallo e provvisto di teca in plexiglass. La vettura reale è essa stessa andata all’asta quattro anni fa e venduta per una cifra che non è mai stata rivelata.

Una Jaguar D-Type con motore due tempi. Destinata a un bambino fortunato - o un adulto mai cresciuto - è invece la versione in scala ridotta della Jaguar D-Type vincitrice a Le Mans nel 1955: costruita negli anni 60 da una piccola azienda inglese sulla base di un telaio tubolare in acciaio, carrozzeria stampata in vetroresina e dotata di un piccolo motore a 2 tempi che aziona la ruota posteriore sinistra tramite una catena, è lunga poco meno di due metri. Fedele riproduzione fin nei minimi dettagli, come le cinghie in pelle per fissare il cofano, i sedili imbottiti in similpelle vinilica e decalcomanie per il tachimetro e i loghi Jaguar e BRDC, ha un prezzo sorprendentemente basso, meno di 6.000 euro.

Omaggio al mito Ferrari. A tema Ferrari invece altri due lotti che sicuramente stuzzicheranno le offerte: il primo è un ombrello originale Ferrari appartenuto al mitico John Surtees, unico pilota al mondo capace di vincere il titolo mondiale sia sulle due che sulle quattro ruote e tuttora ricordato con affetto dai tifosi del Cavallino. L’ombrello risale agli anni in cui il campione inglese correva per la Scuderia Ferrari (con la quale ha ottenuto il titolo mondiale nel 1964) e, oltre a essere di pregevole fattura e in ottime condizioni, ha il potere di far ritornare il pensiero ad anni mitici ed eroici della massima Formula. Potere evocativo che non manca nemmeno all’altro lotto: un menu datato 11 dicembre 1965 di una cena organizzata al ristorante Al Tucano, situato al piano terra dell’abitazione di Enzo Ferrari in Piazza Giuseppe Garibaldi a Modena. Oltre alla firma del Drake, si riconosce anche quella di Paul Frère, pilota (vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1960 al volante di una Ferrari), scrittore e giornalista del settore auto e di Peter Coltrin, fotografo di fiducia di Ferrari tra il 1954 ed il 1959. La stima è di una cifra compresa tra 350 e 470 euro.

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