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18/06/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Buone nuove dal Quadrifoglio Verde
Dopo avere festeggiato nel 2013 i novant’anni dalla sua prima apparizione, il Quadrifoglio, emblema del motorismo sportivo targato Alfa Romeo, approda sulle nuove “MiTo” e “Giulietta” turbo benzina presentate in anteprima al Salone di Ginevra del 2014.
18/06/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Dopo avere festeggiato nel 2013 i novant’anni dalla sua prima apparizione, il Quadrifoglio, emblema del motorismo sportivo targato Alfa Romeo, approda sulle nuove “MiTo” e “Giulietta” turbo benzina presentate in anteprima al Salone di Ginevra del 2014: la prima con motore 1.4 da 170 CV, la seconda con propulsore di 1750 cm³ da 240 CV.

Nel sessantennale del modello, ecco quindi la “Giulietta” più prestazionale fregiarsi del simbolo che il pilota Ugo Sivocci esibì per la prima volta sulla “RL” alla 14ª edizione della Targa Florio del 1923. Da quella vincente apparizione, il Quadrifoglio cominciò la sua illustre carriera sportiva, distinguendo dapprima le Alfa della Casa madre da quelle gestite dalla scuderia Ferrari negli anni Venti (contrassegnate dal Cavallino Rampante), e poi diventando sinonimo di sportività e perfomance dinamiche anche su alcune versioni speciali di serie.

Tra le vetture più note e vincenti con il Quadrifoglio Verde ricordiamo le monoposto iridate di Farina (“158”) e Fangio (“159”), nel 1950 e ’51; le “Giulia TI Super”, “TZ”, “GTA”, “33”, con i colori dell’Autodelta, degli anni Sessanta; la “33 TT12” e la “33 SC12” dei campionati del mondo del 1975 e ’77; la “156” del Superturismo del 1993.

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