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È morto Niki Lauda

La scorsa notte è mancato il tre volte campione del mondo di Formula 1 Niki Lauda. Aveva 70 anni.

“Con profondo dolore annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con vicino la sua famiglia lunedì 20 maggio 2019”. Così i congiunti del tre volte campione del mondo di Formula 1, Andreas Nikolaus Lauda, hanno annunciato la sua scomparsa. Lauda, 70 anni compiuti lo scorso 22 febbraio, era ricoverato in una clinica svizzera e alcuni giorni prima del suo inatteso decesso, era stato trasferito in un centro di riabilitazione per una dialisi a causa di un problema ai reni. La scorsa estate, ricordiamo, Lauda era stato sottoposto a un delicato trapianto di polmoni.

Un punto di riferimento. “I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, era un marito amorevole e premuroso, un padre e nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà”. Sono parole piene di commozione quelle che si leggono nel saluto della famiglia del campione austriaco, universalmente riconosciuto per essere stato uno dei migliori piloti di Formula 1 di tutti i tempi.

I primi titoli mondiali. Niki Lauda vinse tre Mondiali di Formula 1: con la Ferrari, nel 1975 e nel 1977, e con la McLaren, nel 1984. Il suo esordio nel motorsport, tuttavia, non fu facile: la sua passione per l’automobilismo e il desiderio di correre vennero fortemente osteggiati dalla famiglia. Il debutto nella massima formula avvenne al Gran Premio d’Austria del 1971 al volante di una March. Nel 1973 passò alla BRM, prima di approdare, nel 1974 a Maranello, alla corte di Enzo Ferrari.

L’incidente. Niki Lauda rimase vittima di un gravissimo incidente durante il Gran Premio di Germania del 1976, sul circuito del Nürburgring, nel quale riportò numerose ferite e ustioni molto gravi al volto. Nonostante il lungo stop, Lauda lottò per il mondiale contro James Hunt fino all’ultimo, controverso gran premio, quando ritenne che non fosse sicuro gareggiare sotto una pioggia torrenziale. Così, il suo ritiro al Gran Premio del Giappone dopo appena un giro gli costò (per un punto) il secondo titolo mondiale (che comunque arrivò l’anno successivo). L’accesa rivalità con James Hunt venne celebrata nel 2013 dal film Rush di Ron Howard.

Il ritiro e il terzo titolo. Lauda si ritirò dalle competizioni, dopo due stagioni con la Brabham-Alfa Romeo, alla fine del 1979, per dedicarsi alla compagnia aerea che aveva fondato. Tuttavia, nel 1982 annunciò il suo rientro in Formula 1 con la McLaren. Il terzo titolo arrivò nel 1984, dopo un rocambolesco finale di stagione che lo vide primeggiare sul compagno di squadra Alain Prost per appena mezzo punto.

Fine carriera con la Mercedes. L’austriaco non abbandonò più il mondo della Formula 1: quando smise di guidare, divenne commentatore televisivo e consulente per alcune scuderie, tra cui Ferrari e Jaguar. L’ultima parte della sua lunga carriera la trascorse presso il team Mercedes-AMG F1, campione del mondo costruttori dal 2014 a oggi, nel ruolo di direttore non esecutivo.

Due matrimoni. Niki Lauda lascia cinque figli e la seconda moglie Birgit Wetzinger, che aveva sposato nel 2008. Nel 1976 era convolato a nozze con Marlene Knaus, dalla quale ebbe due figli, prima di divorziare nel 1991.

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