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Eleganza in movimento: il docu-film per raccontare i 115 anni della Lancia

Si terranno il prossimo 27 novembre i festeggiamenti per il 115° anniversario dalla fondazione della Lancia, ma a partire da oggi comincia un vero e proprio viaggio nel tempo che, attraverso un documentario a puntate caricato sul canale YouTube di Lancia, ripercorre la storia straordinaria di un marchio italiano amatissimo in tutto il mondo.

Debutta oggi la prima puntata del docu-film realizzato da Lancia per celebrare la sua storia e s’intitola “Design senza tempo”, atto primo del progetto digitale che Stellantis dedica all’epopea del marchio torinese. Nel video, Luca Napolitano (Lancia Chief Executive Officer) dialoga con il designer Jean-Pierre Ploué (Chief Designer Officer Stellantis) e, insieme, raccontano alcune tappe fondamentali della storia Lancia. Un viaggio iniziato con la “12 HP” del 1907, caratterizzata da un telaio basso e leggero, con trasmissione a cardano: un unicum nell’era del pionierismo automobilistico, in cui tutti utilizzavano ancora le catene. 
Spiega Luca Napolitano: “Se Lancia ha così tanti appassionati lo deve al suo stile unico, all’eleganza e alla bellezza senza tempo delle sue vetture. In questi 115 anni di storia, Lancia ha creato vetture che, nonostante il trascorrere del tempo, continuano a essere nel cuore della gente. Vincenzo Lancia aveva una sua personalissima idea di come dovesse essere un’automobile: controcorrente, rispetto alle concezioni tecniche e stilistiche dell’epoca, agile e compatta”.

Tra stile e innovazione. Lo stile Lancia si è evoluto attorno all’innovazione tecnica: si pensi all’apertura ad armadio delle porte senza il montante centrale, brevettato negli anni 30 del secolo scorso o ancora alle soluzioni avanzatissime della Lancia Aprilia, a partire dalla sua linea aerodinamica e dalla sua raffinatissima meccanica. Parlando di Lancia, non si può fare a meno di considerare aspetti come la cura del dettaglio, sia nella carrozzeria e sia nella definizione degli interni. Ne è un esempio l’Aurelia B24, massima esponente dell’eleganza italiana del dopoguerra, un capolavoro di stile spogliato di ogni elemento capace di inficiare la sua linea scultorea. La sua è una bellezza dettata da un rigore formale che prevedeva, addirittura, l’eliminazione delle maniglie esterne (con le portiere apribili solo dall’interno) per non alterare una silhouette magistralmente seduttiva firmata Pininfarina.
Uno stile geometrico e asciutto, ma altrettanto evocativo, è quello della Lancia Thema realizzata da Giorgetto Giugiaro: un’icona dell’Italia gaudente degli anni 80, che ha raggiunto il suo zenit con il modello “8.32” spinto da un motore V8 Ferrari e corredato da un sontuoso abitacolo, dai pregiati rivestimenti in pelle o Alcantara e dalle finiture in legno.

La bellezza secondo Lancia. L’ideale estetico Lancia si basa su una ricetta tanto semplice quanto difficile da applicare: rimuovere gli eccessi fino a trovare la perfetta armonia nella purezza delle forme e dei contenuti. Questa è la lezione di stile tramandata dalla Lancia. Un impulso per il futuro del Marchio ma anche una bella sfida per chi traccerà le linee e penserà ai contenuti delle auto di domani: un’operazione non facile dopo il declino del brand negli ultimi decenni, ma sicuramente possibile, considerando le basi solide di un passato glorioso che non manca certo di ispirazioni per i modelli a venire.
Spiega Jean-Pierre Ploué: “Lancia non è estetica fine a se stessa, Lancia è design, è lo ‘stile italiano’. Un connubio unico di eleganza classica, creatività e passione. E lo dico in quanto designer francese, a cui Lancia ha dato una prospettiva diversa sull’italianità e sul modo di progettare automobili in generale. Lancia è stata capace di creare automobili dal design ricercato, ma mai legato a un puro vezzo creativo”.

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