[Eventi] Tutte le Citroën di Robert Opron a Monselice - Ruoteclassiche
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16/04/2018 | di Redazione Ruoteclassiche
[Eventi] Tutte le Citroën di Robert Opron a Monselice
Oltre cinquanta storiche arrivate da varie città d'Italia, tra cui Roma e Savona, si sono date appuntamento a Monselice (Padova) domenica 15 aprile in occasione della diciottesima edizione del raduno organizzato dal CX Club Italia e dedicato ai modelli realizzati da Robert Opron.
16/04/2018 | di Redazione Ruoteclassiche

Oltre cinquanta storiche arrivate da varie città d'Italia, tra cui Roma e Savona, si sono date appuntamento a Monselice (Padova) domenica 15 aprile in occasione della diciottesima edizione del raduno organizzato dal CX Club Italia e dedicato ai modelli realizzati da Robert Opron, il designer classe 1932 che lavorò per la Casa del Double Chevron dal 1962 fino allo sviluppo finale della CX: a lui si devono anche la SM, la GS e diversi restyling. Ma torniamo all'evento che ha visto principalmente la presenza di CX di ogni età e versione, tra cui un paio di esemplari della primissima serie uscita nel 1974, come quella color oro metallizzato di Ezio Nori, che ne è sempre stato l'unico proprietario sin dal giorno della consegna avvenuta a Padova nel marzo del 1974. Oggi questa vettura, che è stata di uso quotidiano per venticinque anni, ha sulle spalle 450.000 km.

C'erano poi diverse CX Leader, la serie speciale di metà anni Ottanta oggi quasi scomparsa dalla circolazione, oltre alla Familiare sette posti di Marco Centomo e alla Break TRD Turbo 2 del presidente del sodalizio, Camillo Cotti e alla CX Prestige del 1977 del vicepresidente Maurizio Venturino. Da segnalare anche la SM di Marco Lazzarini e la GS 1220 Club di Eugenio Moschini. Robert Opron partecipò a un raduno di questo club nel 2002. Di lui, il presidente Cotti ricorda la grande disponibilità e, soprattutto, l'umiltà, quasi fosse solo un modesto disegnatore e non un grande stilista di automobili: “Tra le tante domande di cui fu oggetto”, ricorda Cotti, “ce n'era una in particolare a cui tenevo, quella che riguardava la ragione per cui molte Citroën di quegli anni avevano la ruota posteriore coperta. Mi rispose che questo dettaglio faceva parte della filosofia della Casa. Il simbolo dell'automobile doveva essere infatti la ruota anteriore, quella della trazione, e tutto il resto doveva restare nascosto”.

Hanno fatto da contorno al raduno anche altri modelli, tra cui la Axel, prodotta all'epoca in Romania, alcune DS, una Dyane, una 2CV e otto C6. Quest'ultima è stata inserita a pieno titolo nel CX Club Italia, in quanto si tratta dell'ultima ammiraglia della Marca, degna erede di una dinastia scomparsa. Precisa Venturino: “Nel nostro Paese ne vennero importate solo diciotto con motore a benzina tre litri a sei cilindri a V e due di esse sono qui a Monselice. Invitiamo tutti i possessori di questo modello a far parte del nostro club”. A fine raduno, dopo il pranzo, è stato consegnato il primo Trofeo Paolo Marigo, dedicato al consigliere del club recentemente scomparso e riservato a chi si è particolarmente distinto nell'ambito del motorismo storico, Citroën e non solo. Alla fine, chi scrive - ex giornalista di Ruoteclassiche e grande appassionato del Double Chevron - ha avuto l'onore e il piacere di riceverlo.

Alfredo Albertini

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