Grande attesa questo weekend al Goodwood Festival of Speed per la Itala 35/45 HP del principe Scipione Borghese che ha vinto il raid Pechino-Parigi del 1907
Oltre che un'auto, una leggenda. Un monumento di fama mondiale su quattro ruote. Con l’equipaggio composto da Scipione Borghese, il meccanico Ettore Guizzardi e Luigi Barzini, inviato speciale del Corriere della Sera, la creatura di Matteo Ceirano, fondatore dell'Itala, ha vinto in sessanta giorni l'incredibile raid Pechino-Parigi del 1907, promosso dal quotidiano francese “Le Matin”. Un'impresa di 16mila km quasi impensabile all'epoca, portata addirittura a termine da Borghese venti giorni prima degli altri quattro partecipanti.
In corsa ma non troppo. Ora, mentre si susseguono le ultime giornate della Pechino-Parigi odierna, che rievoca il raid di inizio secolo (si concluderà domenica 7 luglio), la Itala 25/35 HP, conservata al Museo Nazionale dell'automobile di Torino, farà la sua apparizione questo weekend al Goodwood Festival of Speed (5-7 luglio), dove è stata invitata come special guest. Non è la prima volta che il Mauto prende parte alla grande kermesse del West Sussex, ma finora ha presentato vetture in esposizione statica, mentre stavolta l'Itala andrà “up the hill”, come dicono gli aficionados dell'evento. Ossia, si arrampicherà nella celebre cronoscalata di quasi due km in cui si trovano ogni anno le storiche più importanti e le star del motorsport internazionale.
Da mettere in agenda. Salirà in versione demo, ovviamente. Se sarete tra i fortunati visitatori del Festival, questo è il calendario dei due show quotidiani: venerdì alle 8,30 e alle 13,15; sabato alle 11,40 e alle 17,20; domenica alle 8,30 e alle 17,05. Fuori dal tracciato, la vettura della casa pionieristica torinese si potrà ammirare tra i paddock della sezione Brooklands. Sarà per di più insieme alla splendida Cisitalia 202 Spider “Nuvolari”, altra invitata del Mauto, che quest'anno ha corso anche alla Mille Miglia. Entrambe faranno parte del “Batch 1”, ovvero la categoria “Prewar, road racers and Bentley”.
La preparazione di allora. Il principe che l'ha resa vittoriosa ha apportato alla 35/45 HP alcune modifiche per la prima Pechino-Parigi: ruote più grandi e uguali davanti e dietro per limitare le scorte, cerchioni di legno più facili da riparare e lunghi assi di frassino al posto dei parafanghi, da usare come supporti nei punti più impervi o per piccoli guadi. L'auto è stata anche appositamente attrezzata per la gara di inizio Novecento con due enormi serbatoi laterali per la benzina, capaci 150 litri ognuno. Dopo la gara l'automobile è stata esposta in alcuni saloni e poi dimenticata finché la casa produttrice l'ha offerta nel 1933 al conte Biscaretti per il suo costituendo Museo Nazionale dell’Automobile.
Una vasta tourné. Con motore 4 cilindri da 7433cc e un peso di 1370 kg, l'Itala ha anche affrontato di nuovo il raid su un percorso più lungo (25mila km) senza inconvenienti meccanici. Era il 1989, da poco si era concluso il suo restauro. Poi di nuovo, nel 2007, ha replicato l'impresa per il centenario del raid esattamente sul percorso di un secolo prima. Ora è stata resa di nuovo marciante dal museo proprio per questa sua uscita british, alla quale si sa già che farà seguito una lunga lista di altre partecipazioni di riguardo.
Gli highlights del Festival of Speed si puossono seguire anche in diretta streaming.