Al via il 24 settembre l'edizione numero 23 del Gran Premio Nuvolari: oltre 1000 chilometri a cavallo di cinque regioni, con 80 prove cronometrate (alcune delle quali in pista) e 25 controlli timbro. Ci saremo anche noi di Ruoteclassiche, su una DKW 3=6 Monza.
Mantova, 1954: a pochi mesi dalla morte di Tazio Nuvolari, gli organizzatori della Mille Miglia decidono di celebrare il pilota mantovano con una deviazione del percorso della Freccia Rossa verso la sua città. Un tracciato che taglia la Bassa Padana e i suoi lunghi rettilinei, sul quale il più veloce si aggiudica un premio speciale, il Gran Premio Nuvolari, appunto. Se ne correranno solo quattro edizioni, ché la Mille Miglia, dopo la tragica edizione del 1957, verrà fermata.
Sono passati sessant'anni da quel primo tributo al "Nivola" e il suo Gran Premio ha cambiato identità, diventando una gara di regolarità, ma non ha perso un grammo di smalto. Anzi. La rievocazione, la ventritreesima, organizzata dalla Scuderia Mantova Corse, è un appuntamento di quelli che gli appassionati di auto d’epoca si segnano sull’agenda con largo anticipo. Al via, quest’anno, ci sono oltre 270 vetture, il 15% più dell’edizione 2013, un dato clamoroso, di questi tempi. Moltissimi gli stranieri, tedeschi e olandesi in testa.
Si parte venerdì 19 settembre per la prima delle tre tappe che porteranno gli equipaggi lungo un percorso di oltre 1000 chilometri, a cavallo di cinque regioni, attraverso città e scenari straordinari, per fare ritorno a Mantova domenica pomeriggio. I concorrenti non possono distrarsi troppo a guardare il panorama, però: ad attenderli ci sono ben 80 prove cronometrate (alcune delle quali in pista, a Modena e a Imola), cinque di media e 25 controlli a timbro. Uno stress test che metterà alla frusta le vetture e che conferma il GP Nuvolari come una gara impegnativa sotto il profilo sportivo. Un impegno che sarà premiato: ai vincitori, infatti, andrà il cronografo Tazio Nuvolari Gran Taille della Eberhard, la maison orologiera che dal 1991 è partner della manifestazione.
Come da trazione, il numero uno è sempre lui, il mantovano volante, iscritto con l’Auto Union Tipo D del museo Audi di Ingolstadt, vettura identica a quella con cui Tazio vinse il Gran Premio d’Italia nel 1938. Subito dietro, con doveroso rispetto, c’è una carrellata di macchine straordinaria: un plotone di Alfa Romeo, Casa con cui Nuvolari scrisse le pagine più belle della sua storia. Tra i tanti modelli del Biscione al via spicca la 6C 2500 Sport Freccia d’Oro di Corrado Lopresto, che corre con i colori del Classic Team Eberhard. Ma ci sono anche diverse Bugatti (T35 e T40), Fiat (dalla 508 Coppa d’Oro alla Dino) e Lancia (dall’Aprilia alla B21, passando per la Lambda 221 Spider con cui Mozzi e Biacca hanno vinto la Mille Miglia quest’anno). Tante le inglesi e, come sempre, le tedesche, Porsche 356 in testa.
Tra le tedesche in gara figurano anche quattro auto della collezione Audi. La Casa dei quattro anelli da tanti anni ha stretto un legame molto speciale con il G.P. Nuvolari, tanto che per l’occasione ha creato anche una serie ad hoc della nuova TT, la Coupé Nuvolari limited edition. Oltre alla Tipo D, esposta in piazza Sordello, da Ingolstadt sono arrivate Mantova per prendere parte alla competizione anche una NSU 1200 TT, una NSU 1000, una DKW F93 Cabrio e una DKW 3=6 Monza. E proprio a bordo di quest’ultima ci saremo noi di Ruoteclassiche, affiancati da un driver d’eccezione: Marco Bonanomi, pilota ufficiale dell’Audi, promessa dell’Endurance che ha già un podio alla 24 Ore di Le Mans nel suo palmarés. Con lui vi racconteremo tutte le emozioni del Gran Premio, vissuto dall’abitacolo della piccola GT rossa.
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Laura Confalonieri