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GUIDARE A REGOLA D’ARTE

Novecento chilometri, tre tappe, 34 prove cronometrate attraverso le più affascinanti città d’arte dell’Italia centro-settentrionale. Protagoniste duecento “storiche” di alto pregio, provenienti da tutto il mondo, compreso l’Ecuador. Partenza da Mantova, in onore del grande Tazio Nuvolari.

Venerdì 21 settembre, oltre 200 vetture storiche si sono schierate in piazza Sordello a Mantova per la punzonatura che precede il Gran Premio Nuvolari, gara rievocativa che da 11 anni viene proposta dalla Mantova Corse.

Dopo oltre mezzo secolo, questo evento attira collezionisti da tutto il mondo: italiani, svizzeri, francesi, tedeschi, giapponesi, americani e persino ecuadoregni. La corsa, che è forse meglio definire passerella, si snoda per 900 km divisi in tre tappe, toccando le città d’arte dell’Italia centrale: Mantova, Pisa, Firenze, Ferrara.

Per l’occasione l’Audi ha fatto giungere dal suo museo di Ingolstadt una Wanderer “W 23 Cabriolet” del 1938 e una splendida “W 25 K” del 1936. La Wanderer, che assieme all’Audi, alla DKW e alla Horch diede vita nel 1932 al consorzio Auto Union, produceva vetture destinate alla media borghesia, ma con l’avvento del secondo conflitto mondiale si convertì alla produzione di autocarri e motori per panzer, per poi chiudere definitivamente i battenti al termine della guerra.

La “W 25 K”, che montava un “2000” a 6 cilindri con compressore da 85 CV, era la sportiva della Casa, in grado di raggiungere i 150 km/h, ma per la scarsa affidabilità venne tolta dal listino già nel 1938.

Vettura rara, anche la Skoda “Popular” del 1937 che, alla fine degli anni ’30, fu sottoposta dalla Casa cecoslovacca a un test massacrante: 28.000 km in 54 giorni, durante i quali la vettura non accusò il minimo problema.

Ammirata la Delahaye “135 Compétition” del 1936 trasformata “Spécial”, con propulsore a 6 cilindri di 3,5 litri a valvole in testa da 120 CV e cambio tipo Cotal a 4 rapporti con preselettore elettromagnetico. Presente anche una Panhard “Dyno Sport” barchetta del 1952 costruita su base Citroën, che nel 1955 vinse il Rally di Finlandia.

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