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IL GRUPPO FIAT GIOCAVA IN CASA

Torino a Ovest, Padova a Est. Sono ormai da tempo i punti di riferimento per i Saloni di auto d’epoca in Italia. Per quanto riguarda Automotoretrò, che si è tenuto nel capoluogo piemontese per la ventinovesima volta (quest’anno, dall’11 al 13 febbraio), il pubblico ha risposto positivamente, grazie anche a un prezzo d’ingresso contenuto (10 euro).

Seicento gli espositori, suddivisi tra il grande (e buio) padiglione dei ricambisti e quelli delle Case, dei club, delle auto in vendita e di Automotoracing. Per quanto riguarda gli stand, i più ampi e lussuosi erano quelli delle tre marche del gruppo Fiat, dove erano esposte alcune vetture d’epoca a fianco di un modello di attuale produzione per ciascuna Casa. Importanti anche lo stand dell’Asi e quello dedicato a un’interessante rassegna di veicoli elettrici urbani.

Qui si potevano ammirare la “Zele”e la “Milanina” di Zagato, la “Lem” carrozzata da Michelotti e la “Urbanina” del marchese Bargagli. Spazio anche alle moto, con un’esposizione di quaranta due ruote inglesi di grande pregio, tra cui alcune splendide Brough Superior.

Tra le numerose auto in vendita, parcheggiate però come nel piazzale di un supermercato, c’erano proposte per tutte le tasche: da una “Giulia 1300 TI” a 5800 euro a una Jaguar “E Type Coupé” a 45.000 euro, passando per una Lancia “Flaminia Coupé” a 14.000 euro e per una Fiat “850 Coupé” di Vignale a 8500 euro.

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