Il tuning alla tedesca degli anni 90 - Ruoteclassiche
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08/04/2025 | di Andrea Paoletti
Il tuning alla tedesca degli anni 90
La popolarità delle trasformazioni estetiche cresce come un’onda impetuosa che travolge tutti i marchi, ma senza i guizzi del decennio precedente
08/04/2025 | di Andrea Paoletti

Le forme arrotondate delle auto anni 90 mettono inizialmente in crisi i tuner più avvezzi a impalcature geometriche. Ma, tempo di riorganizzare le idee, e iniziano a fioccare nuove elaborazioni estetiche. I marchi che si erano fatti un nome nel decennio precedente vengono affiancati da nuove realtà che abbinano all’estetica anche la sostanza e tra grandi cilindrate e motori plurifrazionati, c’è da divertirsi.

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Supercar by Koenig

Il nuovo decennio per Koenig inizia nello stesso modo con cui era finito il precedente, quantomeno per gli oggetti delle sue attenzioni. La Ferrari F48, ovvero una 348 con un kit estetico inequivocabilmente ispirato - e il nome non lo nasconde - alla F40, non è altro che un’evoluzione del concetto espresso sulla Testarossa Biturbo, ma c’è anche la KS8, ovvero una BMW 850 "dopata" con un turbocompressore e con gli ormai consueti allargamenti che sfociano in uno spoiler ancora in stile F40. Fortunatamente, l’ossessione non si trasferisce alla Lamborghini Diablo VT, che rimane stranamente simile all’originale, ma viene sottoposta a una cura motoristica. Non poteva invece mancare la SL R129 per la quale vengono realizzati degli appositi kit “wide body”: il risultato, vedi la 600C, è un’evoluzione di quanto ammirato in precedenza sulla R107.

Le interpretazioni di Strosek e Gemballa

Strosek sceglie una strada particolare per le Porsche, ovvero quella di ridurre i fari anteriori (sia delle 993 sia delle 928) a minuscoli fori circolari. Una sorta di minimalismo che fa a pugni con scelte più arroganti come quella di proporre porte con apertura a elitra sul modello che avrebbe dovuto prendere il posto della 911. Anche Gemballa continua a occuparsi delle sportive tedesche e sforna, per esempio, entrambe su base 993, la GTR 600 e la Extremo BiTurbo Speedster. La prima è una bomba da oltre 600 CV grazie a significativi interventi sulla base della già potente 993 Turbo, mentre la seconda i due turbocompressori li aggiunge a quella che nasce come una normale Carrera 2 trasformata con il caratteristico vetro basso e le "gobbe" aerodinamiche dietro gli appoggiatesta.

Opel, Audi, BMW, Volkswagen, Fiat

Anche Opel, grazie alla Calibra, entra nel mirino dei tuner e Rieger realizza una Calibra il cui nome, Catano, è imbarazzante almeno quanto il goffo kit, disponibile “normale” o con le fiancate stile Testarossa ad avvolgere le carreggiate allargate. Anche la Volkswagen Corrado si merita un alettone robotico e interni sgargianti, mentre AC Schnitzer, con la BMW CLS II (su base M3 E36) sfoggia uno spoiler a "spazzaneve" all’anteriore e un inquietante volante totalmente di Alcantara. Tra gli altri partecipanti alla scena tuning tedesca va menzionato ABT, specializzato nelle Audi (si scatenerà nel nuovo millennio con le RS6) che ritocca la 80 coupé, mentre Hormann, innamorato delle auto italiane, si cimenta con la Fiat Tipo Sedicivalvole, regalandole un frontale che farà proseliti anche sulle Uno Turbo.

Brabus e la Suv da record

Gran finale con Brabus che coglie il nuovo spirito dei tempi e non si vergogna a elaborare, in casa Mercedes, un van (la Classe V) e una Suv (la ML) che finisce per ospitare il V12 portato a 7.3 litri, da circa 590 CV. Un vero inno agli anni 90 sono invece i cerchi a tre razze di grande diametro che il tuner sceglie per la SL. È però tempo di dire "auf wiedersehen" al vecchio millennio.

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