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Kimera Automobili EVO37, a volte ritornano. Per fortuna

La Lancia 037 è stata una delle auto da rally più amate della storia. Il suo è un nome potente ed evocativo che a quasi quarant’anni dall’ultima vittoria ufficiale torna a far parlare di sé grazie all’inventiva della Kimera Automobili, fondata lo scorso anno dall’ex pilota Luca Betti. Seguendo la filosofia del Restomod, la EVO37 coniuga lo stile, il fascino e l’esperienza di guida di una delle “regine” del motorspot anni ’80, con le caratteristiche progettuali di un’auto moderna in termini di tecnologia, qualità e prestazioni.

Quello della Lancia 037 è un nome che evoca immediatamente le suggestioni, polverose e frenetiche, delle prove speciali anni 80. L’epoca d’oro delle auto da rally Gruppo B e del motorismo italiano, che proprio in quel periodo raggiungeva il suo zenit. Tempi di auto leggendarie pilotate dai giganti del motorsport, “manici” del calibro di Alen, Bettega e Röhrl.
Il progetto 037 partì sulla base della Lancia Beta Montecarlo Turbo e vide uno straordinario dispiegamento di forze operato dai più grandi nomi del Made in Italy: la vettura venne infatti progettata dai tecnici Abarth, con la collaborazione della Dallara che mise a punto il telaio e la scocca che portava la firma di Pininfarina. Quanto di meglio si potesse auspicare per lo sviluppo di un’auto da corsa. Sono passati 38 anni dall’ultima vittoria ufficiale della Lancia 037, eppure questo nome continua ad avere un posto speciale nel cuore degli appassionati.

Da pilota a manager. Ne sa qualcosa Luca Betti, ex pilota, che nel 2011 si è classificato secondo nel Campionato Europeo Rally. Anche lui converrà che dalle passioni come la nostra non ci si libera facilmente e, dopo una brillante carriera sportiva, Betti ha fondato la Kimera Automobili, un’officina impegnata nel restauro di auto storiche con una marcata predilezione per i modelli da corsa della Lancia. La stessa azienda che oggi dà vita ufficialmente all’erede della 037: la Kimera EVO37, un tributo al modello originale perpetuato con un pregevolissimo intervento di restomod.
Luca Betti, manager della neonata realtà cuneese, dichiara: “La EVO37 è un’automobile che unisce lo stile, il sapore ed il fascino di una leggendaria macchina da corsa degli anni ’80, con le caratteristiche di una vettura moderna in termini di avanguardia tecnica, prestazioni e piacere di guida.”

Il dream team.
 Al progetto EVO37 hanno preso parte alcuni degli storici ingegneri Lancia che nei primi anni 80 svilupparono la 037. Franco Innocenti ha organizzato il lavoro d’officina, il noto Ingegner Sergio Limone ha seguito la messa a punto del telaio e Vittorio Roberti ha coordinato l’assemblaggio e la fornitura dei materiali.
La Kimera EVO37 è un prodotto d’eccellenza, per questo è stato fatto largo impiego di leghe leggere e materiali di altissima qualità, lavorati da personale qualificato per garantire un’esecuzione di altissimo livello. Per il telaio e per la scocca sono stati utilizzati Carbonio, Kevlar, Titanio e Alluminio lavorato dal pieno. Fondamentale in tal senso anche il contributo delle aziende partner del progetto e tra queste ricordiamo: Lam Stile, Italtecnica e Sparco.

Lo spirito delle Gruppo B
. Con loro, c’è anche Claudio Lombardi, oggi come allora, impegnato nello sviluppo di un motore sovralimentato: “La EVO37 di Kimera Automobili ricorda in tutto e per tutto la vettura originaria sin dal primo colpo d’occhio, anche a persone che non l’hanno conosciuta. Conserva l’anima dell’auto dell’epoca, pur essendo arricchita da richiami e tributi anche ad delle altre vetture di successo che l’hanno seguita”. L’approccio è stato quello di pensare ad una vettura da rally di Gruppo B con le tecnologie attualmente disponibili avendo in mente le caratteristiche peculiari del modello originale. I volumi e le proporzioni si riallacciano direttamente alla 037. Alcuni passaggi nelle superfici sottolineano la muscolarità e l’eleganza del modello. Alcuni dei particolari reinterpretati in chiave contemporanea, come i fari a LED, con un implicito rimando alla Delta S4. Il tutto è accompagnato dalla targhetta evocativa “Autentica Evoluzione”, 

Il propulsore.
Il cuore pulsante della Kimera EVO37 è un 2,2 litri sovralimentato con turbocompressore e compressore meccanico, in grado di erogare 550 cavalli: due volte e mezzo la potenza dell’originale. Il motore della Kimera EVO37 è abbinato di serie ad un cambio manuale a sei marce, a richiesta è disponibile anche una trasmissione sequenziale. Spiega l’Ing. Lomabrdi: “Il motore mantiene il basamento originale a quattro cilindri in linea portato ora a 2.200cc, sovralimentato con un doppio compressore turbo e volumetrico. Un concetto che ho usato nel passato ma che è ancora attuale e che si sposa bene con il ‘downsizing’ dei propulsori. Un principio ripreso anche in F1, dove cilindrate ‘ridotta’ garantiscono potenza e coppia anche superiori rispetto a quelle di motori ben più grandi”. Sempre in tema di propulsione, Lombardi spiega di essersi ispirato all’unità che negli anni 80 equipaggiava la spettacolare Lancia Delta S4: “L’auto sarà altamente performante in ogni condizione, sia a bassi regimi in cui la coppia non richiederà il cambio marcia per ripartire in maniera progressiva, che agli alti regimi, dove si svilupperà tutto il suo potenziale. Esattamente ciò che ha reso la S4 vincente. Il suo è stato il miglior motore delle auto Gruppo B di cui, quello della EVO37 diventa oggi un moderno tributo”.

La tecnica. Il telaio della EVO37, come nel caso della sua antenata, si ispira a quello della Lancia Beta Montecarlo Turbo, con la cellula centrale saldata a due strutture tubolari, all’anteriore e al posteriore, a cui sono ancorate le sospensioni e la meccanica. Sulla EVO37 la vasca dell’abitacolo, insieme al solido rollbar a protezione degli occupanti, compone la sezione centrale del veicolo. Il motore è alloggiato dietro l’abitacolo ed è montato in posizione centrale-longitudinale. Ovviamente la potenza viene erogata sulle ruote posteriori ed è gestita mediante una trasmissione che si avvale di un cambio manuale a sei marce e di un differenziale autobloccante a lamelle.
A partire dallo schema originario, le sospensioni sono state riprogettate utilizzando componenti Öhlins e WP. Per garantire un controllo sempre sicuro del veicolo, la dinamica è stata affinata con l’intervento di un collaudatore d’eccezione: il Campione Miki Biasion. Sempre in tema di sicurezza, l’impianto frenante può contare su quattro dischi autoventilanti da 365 mm con pinze a quattro pistoncini. L’assetto della vettura è completato da cerchi da 18” all’anteriore e 19” al posteriore con pneumatici a spalla ribassata.

Esclusiva. Considerando un peso piuma di 950 kg, le performance saranno elevatissime, in tal senso si spiega anche la possibilità di poter disporre di 10 esemplari con la trazione integrale, che consentirà di sfruttare al meglio le mostruose doti della EVO37.
La Lancia 037 è stata l’ultima auto da rally con trazione posteriore ad aggiudicarsi il titolo Mondiale nel 1983. La 037 venne realizzata in 262 esemplari: di questi, furono 200 le unità richieste dalla Fia per l’omologazione della Lancia 037 Gruppo B nel Campionato Mondiale Rally. Modelli super esclusivi che vennero assemblati in tiratura limitata e venduti come vetture stradali ad una platea selezionatissima di collezionisti. La Kimera EVO37 si rivolge allo stesso pubblico, lo zoccolo duro di facoltosi appassionati disposti a spendere 480.000 euro (iva esclusa) per una delle 37 unità. Stando a quanto dichiara la Casa, undici vetture sono già state prenotate, prima ancora del debutto ufficiale.

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