"Lancia Aurelia 1950 – 2020. Mito senza tempo", la mostra per il 70° anniversario. - Ruoteclassiche
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30/01/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
“Lancia Aurelia 1950 – 2020. Mito senza tempo”, la mostra per il 70° anniversario.
I 70 anni della Lancia Aurelia raccontati nella retrospettiva "Lancia Aurelia 1950 – 2020 Mito senza tempo".
30/01/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Dal 30 gennaio al 3 maggio 2020, il Museo dell'Automobile di Torino ospita una retrospettiva sulla Lancia Aurelia, che proprio quest'anno compie 70 anni. La Aurelia è uno dei modelli più avanzati e raffinati della sua epoca, un'auto che diventa il simbolo della crescita economica e della fiducia nel progresso del nostro Paese.

Torino, 30 gennaio 2020. Il Mauto (Museo Nazionale dell’Automobile) di Torino presenta la mostra "Lancia Aurelia 1950 – 2020. Mito senza tempo", un percorso espositivo che si articola su due piani raccontando l'evoluzione del modello con 18 esemplari straordinari, della produzione di serie e fuoriserie. “Raccontare la Lancia Aurelia significa testimoniare il grande desiderio di riscatto che ha animato l’Italia nelle difficoltà del dopoguerra. Un momento magico nell'evoluzione dell'automobile.” dichiara Massimo Fila Robattino, curatore della mostra.

L'eleganza come rinascita. Secondo il Presidente del MAuto, Benedetto Camerana, La Lancia Aurelia "Sintetizza la rinnovata fiducia nel futuro dopo la tragedia bellica e la rinascita industriale, unendo la genialità torinese dell’ingegneria meccanica e del design con i migliori fornitori simbolo della qualità italiana. Questi sono gli ingredienti di un’auto che si impone nel mondo come icona della bellezza, della tecnica, del piacere di vivere”.

L'icona. La Lancia Aurelia presentata 70 anni fa a Torino, esprime formalmente un'eleganza e una sobrietà "sabauda" nel più puro stile Lancia. La sua linea, frutto dell'estro creativo di Battista Pininfarina diventa manifesto di una raffinata sensualità che la porterà ad essere protagonista di pellicole famose come “Il sorpasso” con Vittorio Gassman e “Et Dieu crèa la femme” con Brigitte Bardot, queste la consacrano ad autentica icona di stile.

Le innovazioni. Il comparto tecnico è all'altezza della linea: il suo sviluppo è il risultato della collaborazione con progettisti di prim'ordine come Vittorio Jano e Francesco De Virgilio, due dei massimi esponenti della tecnica dell'automobilismo. La Lancia Aurelia porta con sé un'importantissima innovazione tecnica: il primo motore a 6 cilindri a V (che ispirò i tecnici Ferrari nella realizzazione della Dino 1500 cc); il monoblocco di alluminio fuso in conchiglia; la sospensione posteriore a ruote indipendenti; la collocazione posteriore del gruppo cambio per equilibrare i pesi della vettura; i freni posteriori in blocco col differenziale, per ridurre il peso delle masse non sospese, consentendo così una migliore tenuta di strada.

I fornitori. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di fornitori altamente qualificati. I collettori di aspirazione Nardi (a due e a sei carburatori) hanno esaltato le prestazioni dei motori Aurelia, migliorandone le prestazioni; senza dimenticare, ovviamente, i volanti che hanno consacrato l'eleganza dello stile italiano anche alla guida. Pirelli, infine, che nel 1951 lanciò l'innovativo pneumatico a struttura radiale "Cinturato". Adottato sulla Lancia Aurelia questo assicurava una maggiore precisione di guida e una migliore tenuta di strada.

Le competizioni. La Lancia Aurelia svetta anche nelle più importanti gare dell’epoca: Mille Miglia, Targa Florio, Giro di Sicilia, 24 Ore di Le Mans, Coppa d’Oro delle Dolomiti, e molte altre ancora. Tra i suoi "ammiratori" Ernest Hemingway e Fausto Coppi, mentre il campione Juan Manuel Fangio la paragonò ad una “coppa di matè” (l’infuso da cui gli uomini delle Ande traggono forza e fiducia).

L'esposizione. Apre la mostra la Lancia Aprilia Bilux Pinin Farina del 1948, che anticipa alcuni stilemi dell'Aurelia. La prima Lancia Aurelia, presentata al Salone di Torino del 1950 viene indicata come "B10". Un piccolo aneddoto: per la presentazione dell'Aurelia, Adele Lancia (allora Presidente della Società) volle che la vettura fosse esposta su un tappeto erboso; quest'ultimo è stato replicato anche per la mostra. Alla B10 si affianca la B12, rivisitata sia nella carrozzeria che nella meccanica, è più potente e si caratterizza anche per la sospensione posteriore a ruote semi indipendenti. Nella versione B24 Spider, l’Aurelia conquista (anche) il mondo del cinema con la sua eleganza mentre si susseguono i successi agonistici. L'evoluzione della Aurelia, si conclude con la Florida II del 1957, che appartenuta a Pinin Farina stesso, preannuncia la sua sostituta: la Lancia Flaminia.

Le fuoriserie. La seconda parte dell'esposizione è dedicata alle fuoriserie, si parte dalla B52 realizzata da Bertone per il salone di Torino del 1952 a cui seguono la B53 della Carrozzeria Balbo, prima creatura di Francesco Scaglione; la B53 “Giardinetta” carrozzeria Viotti; due B50 Pinin Farina, di cui una realizzata in versione speciale appartenuta alla principessa Furtin Von Bismark. Infine, una B20 GT con la livrea originale della Mille Miglia del 1953. A queste si aggiungono i sei esemplari che illustrano l'evoluzione dei modelli "Gran Turismo", denominati B20 e B25 (presenti dalla I alla VI serie). Nello stesso anno della sua presentazione, una Aurelia B20GT guidata da Giovanni Bracco conquista il secondo posto assoluto alla Mille Miglia del 1951: a memoria di questa e di molte altre imprese agonistiche che l'hanno vista protagonista, in questa sezione troviamo anche i trofei più prestigiosi conquistati dalla Lancia Aurelia e un video con immagini delle vetture in gara con ritratti di alcuni “gentlemen drivers” dell'epoca.

A catalogo. La mostra sulla Lancia Aurelia viene raccontata nel&catalogo realizzato da Massimo Fila Robattino, curatore della mostra, con il contributo del giornalista Giosuè Boetto Cohen, e sarà in vendita presso il bookshop del MAuto. La retrospettiva è stata organizzata con il supporto di Aubay, Nardi e Pirelli. Bontà Classic Garage, officina meccanica partner del museo, ha seguito il restauro della meccanica della Lancia Aurelia B20S VI Serie, presente nella mostra e facente parte della collezione permanente del MAuto.

I prossimi appuntamenti. Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020 il Mauto sarà presente ad Automotoretrò (Torino, Lingotto Fiere) con uno stand (stand B6, padiglione 2) dedicato alla storia della Lancia Aurelia: per l'occasione viene esposta una Lancia Aurelia B10 (berlina) del 1950. Dal 5 al 9 febbraio 2020 il MAuto parteciperà a Retromobile (Parigi, Paris Expo Porte de Versailles) esponendo una Aurelia B24 Convertibile presso lo stand del Lancia Club France (stand B097 nel padiglione 2). Presso gli stand del MAuto, durante i due eventi, saranno distribuite delle cartoline promozionali che, esibite alla cassa del Museo, daranno diritto al ticket ridotto dal costo di 10€.

Per ulteriori informazioni:

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Comunicazione e ufficio stampa per MAUTO- Museo Nazionale Automobile Torino

Pietro Martinetti p.martinetti@mailander.it Tel. 011 5527305 M. +39 340 3712520

Emanuele Franzoso e.franzoso@mailander.it Tel. 011 5527337 M. +39 340 5831070

MAUTO

Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa

Lorenza Macciò Tel. 011 677666 - l.maccio@museoauto.it

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