Le coupé Mazda: le giapponesi che vestivano all'italiana - Ruoteclassiche
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08/09/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
Le coupé Mazda: le giapponesi che vestivano all’italiana
Coupé Mazda, in questo articolo vi raccontiamo i modelli che hanno espresso al meglio l'evoluzione tecnica e stilistica del marchio giapponese.
08/09/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Le coupé sono le vetture che più di ogni altre colpiscono gli appassionati per la loro l’immagine accattivante e sensuale. Lo sa bene Mazda, che negli ultimi 60 anni presentato una miriade di modelli coupé: dalle piccole kei car alle sportive con motore rotativo, passando per le GT di lusso. Che si tratti di varianti derivati dalle berline o progetti dedicati, le coupé esaltano lo stile e il piacere di guida, entrambi tratti salienti dell’identità del marchio giapponese.

La storia automobilistica della Mazda parte, neanche a farlo apposta con una coupé: la R360, una piccola due porte lunga appena 2,96m. Vetturetta pratica e dai costi accessibili era ricercata e divertente da guidare, nonchè la più leggera della sua categoria. Con il Giappone in piena fase di motorizzazione di massa, questa combinazione fece esplodere il successo della Mazda R360. Appena commercializzata, nel 1960 la piccola coupé conquistò il 75% del segmento microcar (“kei car”) e il 15% del mercato complessivo giapponese. Nel 1962 alla gamma si aggiunse la Mazda Carol P360 coupé, con passo più lungo e motore a quattro cilindri, che ne replicò (e superò) successo.

Una nuova era. Tra le anteprime mondiali che Mazda può vantare c'è sicuramente la prima applicazione stradale del motore rotativo Wankel. Anche in questo caso è una coupé a portare al debutto un'importante innovazione tecnica: la Mazda Cosmo Sport 110/S. Questo modello venne svelato al salone di Tokyo nel 1964 e commercializzato nel 1967. Con lei iniziava l’era del motore rotativo, divenuto un autentico marchio di fabbrica dei modelli Mazda. La Cosmo proponeva una linea elegante e avveniristica, ispirata alle concept car della “space age”. A fine anni 60 l’eco della corsa allo spazio rimbombava in tutti gli ambiti del design… Anche la sua sonorità, simile a quella di una turbina rimandava a questo concetto. La Mazda Cosmo dava il la lunga dinastia delle coupé Mazda: sportive e anticonvenzionali. La Cosmo Sport pose anche le basi per il debutto della Mazda nel mondo delle competizioni.

Fascino italiano. Modelli come la Familia/R100, la Capella/616/RX-2 (antesignane, rispettivamente delle Mazda3 e Mazda6) e la Grand Familia/818/RX-3 consentirono a Mazda di distinguersi anche fuori dai confini giapponesi, delineando la vocazione internazionale del marchio. A partire dal 1968, Mazda contribuì in modo significativo alla diffusione del motore rotativo a livello globale. L'apprezzamento di questi modelli si doveva alla raffinatezza tecnica, ma anche allo stile italiano: sinonimo di linee eleganti e distintive. In questo modo le vendite raggiunsero in pochi anni numeri a sei cifre… Tra gli artefici di questo successo anche un giovane Giorgetto Giugiaro. Il designer torinese all’epoca era in forza alla Bertone e fu incaricato di tracciare le linee della Mazda Familia, uno dei modelli più longevi e più venduti della produzione Mazda.

E Luce fu!Uno dei migliori esempi del sodalizio tra la Casa del Sol Levante e il Belpaese è sicuramente la Mazda Luce R130 introdotta nel 1969. Disegnata anche in questo caso dal brillante Giorgetto Giugiaro, la Mazda Luce è una coupé rivoluzionaria in quanto è stata l’unica Mazda ad abbinare il motore rotativo alla trazione anteriore. Questa la rende oggi un modello molto ricercato dai collezionisti. Negli anni 70 la Mazda Lue si poneva al di sopra di modelli come la RX-2 e la RX-3 e lasciò il posto alla Mazda RX-4 nel 1972. La Mazda Luce si configurava come un modello lussuoso, ma sempre dal piglio sportivo. L’affascinante versione coupé hardtop era proposta con un rotativo “AP” (anti-pollution, anti inquinamento) che ne migliorava consumi ed emissioni. Lo stesso motore venne adottato anche sulle Mazda RX-3 e Cosmo/RX-5, lanciate nel 1975: coupé classica la prima, fastback la seconda. Le coupé Mazda dell'epoca erano spinte da motori rotativi con potenze comprese tra 110 e 135 CV; con un peso in ordine di marcia fra 900 e 1.100 kg, le coupé Mazda potevano vantare prestazioni molto elevate per l’epoca.

Stile e qualità. La tecnica raffinata e uno stile distintivo hanno fatto la differenza per la Casa di Hiroshima. Mazda, anche per merito delle sue coupé riuscì a delinearsi come alternativa credibile ai marchi europei. Nonostante la sua "gioventù" nel settore automobilistico, in breve tempo raggiunse standard di qualità e affidabilità di grande rilievo. Premiate da una progettazione accurata e votata al piacere di guida, le Mazda conquistarono innumerevoli vittorie sportive di prestigio sempre crescente. Ciò che rende affascinanti le coupé Mazda è la loro costante evoluzione tecnica abbinata a linee che nel tempo sono diventate sempre più ricercate e personale. Del resto, il tocco italiano fa sempre la differenza...

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