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L’IMPORTANZA DELLA SCOPERTA

Abbandonata, saccheggiata, un ammasso di ferraglia. Ma era la versione decappottabile: rarissima e di grande valore storico. Ci sono voluti anni per trovare tutti i ricambi e portare a termine il restauro. Che è da manuale. Merito di un meccanico svizzero da sempre “opelista”

In occasione di un raduno Opel a Bellinzona, siamo colpiti da una “Olympia Record” del ’56 in versione “Cabriolet-Limousine” giallo chiaro, con interni bicolore e pneumatici dal fianco bianco: appuriamo che si tratta di una macchina prodotta dalla GM Suisse di Bienne, con specifiche identiche a quelle delle vetture costruite in Germania. È di fatto un versione speciale, prodotta in poco più di 4600 esemplari.

Quattro giorni dopo ci rechiamo in un paesino del Basel Land dove vive e lavora il proprietario, Ernst Mosimann, che da 27 anni dirige una concessionaria Opel. Mosimann trovò la vettura nel 1989, abbandonata e cannibalizzata: mancavano il motore, la fanaleria, quasi tutti gli elementi ornamentali e vari particolari degli interni. Conoscendone il valore, decise di restaurarla.

Trovare un motore non fu complicato: il “1500” della “Olympia Record” era montato anche su alcuni trattori e da uno di questi fu prelevato, ma ci vollero diversi anni per recuperare in Olanda, Svezia e Germania i ricambi. Mosimann, una lunga esperienza di meccanico prima sulle Volkswagen poi per oltre 30 anni sulle Opel, fece tutto da sé; solo per la verniciatura si affidò alla carrozzeria affiliata alla sua concessionaria.

Nel 1998 la macchina, tornata come nuova, fu collaudata e reimmatricolata: dopo otto anni è ancora perfetta. La guida a cielo aperto è piacevolissima, anche perché fino a 60 km/h l’aria non dà alcun fastidio. Oltre i 70 è meglio viaggiare con la capote chiusa; la manovra di apertura e chiusura della capote è semplice grazie a un telaio a pantografo incorporato, introdotto sulle “Cabriolet-Limousine” prodotte dal ’53 al ’56.

L’abitacolo, accogliente e confortevole, è ottimamente rifinito e il montaggio dei numerosi profili in metallo lucido è perfetto. Questi e numerosi altri dettagli indicano che siamo di fronte a un restauro eseguito a regola d’arte.

Motore 4 cilindri in linea, longitudinale – 4 supporti di banco – Cilindrata 1488 cm³ – Alesaggio 80 mm – Corsa 74 mm – Rapporto di compressione 6,9:1 – Valvole in testa parallele, aste e bilancieri – Albero a camme laterale, ingranaggi – Carburatore 30 mm Opel su licenza Carter – Potenza 45 CV DIN a 3900 giri/min – Coppia 10 kgm DIN a 2300 giri/min.
Trasmissione Trazione posteriore – Frizione monodisco a secco – Cambio a 3 marce, 1ª non sincronizzata, leva al volante – Pneumatici 5,60-13.
Corpo vettura Berlina decappottabile a 5 posti – Carrozzeria portante in acciaio – Sospensioni anteriori a quadrilateri articolati, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice – Sospensioni posteriori a ponte rigido, balestre semiellittiche longitudinali, ammortizzatori telescopici – Freni idraulici a tamburo – Sterzo a circolazione di sfere.
Dimensioni e peso Passo 2487 mm – Carreggiata anteriore 1200 mm – Carreggiata posteriore 1268 mm – Lunghezza 4210 mm – Larghezza 1625 mm – Altezza 1550 mm – Peso a vuoto 920 kg.
Prestazioni Velocità 120 km/h – Accelerazione da 0 a 100 km/h in 30 s – Consumo medio 10 l/100 km.

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Categorie: Auto
Tags: Opel
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