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NUDA ALLA META

Si è tolta tutto: tetto, parabrezza, rivestimenti, elettronica. Per esaltare il sapore della guida sportiva come in una monoposto. Il telaio d’alluminio avrebbe meritato un motore più potente, anche perché l’auto pesa sui 1000 kg. Ne furono costruite 1730, in Italia ne arrivarono poche. Si trova, con fatica, sui 20.000 euro
 
La Renault “Spider” è un’auto come oggi non se ne fanno più: carrozzeria barchetta, temperamento corsaiolo, un abitacolo spartano, due posti secchi, motore centrale, trazione posteriore, niente servosterzo né condizionatore. È quasi nuda: non ha parabrezza, né vetri laterali, né tetto. Nonostante si tratti di un modello relativamente recente, i progettisti hanno pensato l’auto priva di quegli ausilii elettronici alla guida di prammatica sulle sportive tradizionali.

Nel 1996 la “Spider” venne lanciata al prezzo di circa 60 milioni di lire; oggi, proprio perché non è ancora diventata “storica”, è il momento di acquistarla, prima che raggiunga prezzi troppo elevati. Con circa 20.000 euro ci si porta a casa un’auto da corsa appena “stradalizzata” e molto rara (solo 1730 esemplari prodotti, di cui 90 da gara). Prodotta presso i prestigiosi stabilimenti Alpine di Dieppe, ogni esemplare era seguito da 56 tecnici altamente specializzati, che montavano la vettura a mano. La “Spider” fu un modo per sottolineare i successi in F.1, ma anche per divulgare l’immagine sportiva della Casa.

La versione stradale fu commercializzata in seguito. Pesava 80 kg in più, ma conservava le raffinatezze tecniche della “corsa”, come la carrozzeria in materiale composito e il telaio d’alluminio, costituito da tre longheroni in profilato estruso di appena 3 mm di spessore, uniti da traverse. Mentre i componenti meccanici, derivati dalla produzione di grande serie, si trovano facilmente anche in Italia, le parti di ricambio della carrozzeria e del telaio si possono reperire, con difficoltà e a caro prezzo, quasi esclusivamente in Francia.

Trovare una “Spider” non è impresa da poco, perché in Italia arrivarono col contagocce. Più facile rintracciarla in Francia o in Germania. Viste le limitazioni alla circolazione (si pensi all’assenza di parabrezza) non avrete molte occasioni per uscire in “Spider”, ma quelle poche volte sarà un godimento: per il vento addosso come in moto e per la precisione di guida paragonabile a quella di una monoposto.

Motore Quattro cilindri il linea, posizione posteriore-centrale trasversale – Alesaggio 82,7 mm – Corsa 93 mm – Cilindrata 1998 cm³ – Potenza 150 CV a 6000 giri/min – Quattro valvole per cilindro, 2 assi a camme in testa – Iniezione elettronica Bendix-Siemens – Batteria 50 Ah, alternatore 70 A.
Trasmissione Trazione posteriore – Cambio a 5 marce – Pneumatici Michelin “Pilot SX”, anteriore 205/50 VR 16, posteriore 225/50 VR 16.
Corpo vettura Spider, 2 posti, 2 porte – Carrozzeria in materiali compositi – Telaio in alluminio – Sospensioni a ruote indipendenti, doppi triangoli sovrapposti, molle e ammortizzatori orizzontali, barre antirollio – Freni a disco ventilati – Sterzo a cremagliera – Capacità serbatoio carburante 50 litri.
Dimensioni e peso Passo 234 cm – Carreggiata anteriore 153 cm, posteriore 154 cm – Lunghezza 379,5 cm – Larghezza 183 cm – Altezza 125 cm – Peso a vuoto 930 kg.
Prestazioni Velocità 215 km/h – Accelerazione 0-400 m in 14,6 sec – Consumo 7-12 l/100 km.

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Categorie: Auto
Tags: Renault
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