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20/09/2018 | di Redazione Ruoteclassiche
Passione Alfa Romeo, i gioielli di Arese sbarcano in Svizzera
Il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA partecipa al nuovo evento internazionale dedicato all’Alfa Romeo, esponendo alcune delle più rappresentative vetture del Biscione.
20/09/2018 | di Redazione Ruoteclassiche

Il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA partecipa al nuovo evento internazionale dedicato all’Alfa Romeo, esponendo alcune delle più rappresentative vetture del Biscione.

Sabato 22 settembre, al centro per la sicurezza stradale Betzholz di Hinwil, nei pressi di Zurigo, andrà in scena il più grande evento dedicato agli alfisti di ieri e di oggi mai organizzato in Svizzera. Nutrita la rappresentanza del meglio della produzione attuale della Casa del Biscione, con le serie speciali Nürburgring Edition Giulia e Stelvio NRing, che celebrano i record ottenuti sul circuito tedesco, e le 4C nelle serie speciali “Competizione” e “Italia”. Sarà anche possibile ammirare l’esibizione della showcar del Team Alfa Romeo Sauber F1.

Gemme preziose. Non mancherà ovviamente FCA Heritage, il dipartimento classic del Gruppo che custodisce e cura i modelli storici della collezione aziendale. In Svizzera saranno infatti presentati sei preziosi gioielli del Museo Storico Alfa Romeo di Arese: vetture che raccontano l'eccellenza tecnica raggiunta dal costruttore milanese nel corso del secolo scorso e che abbracciano quasi mezzo secolo di storia, dal 1930 al 1975.

Alfa Romeo 6C 1750GS (1930). Il modello più antico è una preziosa Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1930, l’icona della Mille Miglia che si aggiudicò nel 1930 con Nuvolari e Guidotti, superando per la per la prima volta la media dei 100 km/h. Sotto il cofano, un sei cilindri bialbero di 1752 cm3.

Alfa Romeo GP Tipo B P3 (1932). Nel segno di Nuvolari anche la GP Tipo B “P3”, considerata una delle migliori auto da competizione di sempre, progettata da Vittorio Jano per i gran premi in circuito. Leggera e dotata di un motore a otto cilindri in linea, vinse la sua prima gara, il Gran Premio d’Italia del 1932, condotta proprio dal “mantovano volante”.

Alfa Romeo GP Tipo 159 Alfetta (1951). Nel secondo dopoguerra, dopo il travolgente successo del 1950, con il Mondiale conquistato da Giuseppe “Nino” Farina all'ultima gara, nel 1951 Alfa Romeo decise di gareggiare ancora con l’Alfetta. La versione evoluta del modello, denominata Tipo 159, conquistò nuovamente il Campionato del Mondo condotta da Fangio.

Alfa Romeo 1900 Super Sprint (1956). Questa elegante coupé carrozzata da Touring rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, la prima auto prodotta in serie dagli stabilimenti del Portello che divenne celebre negli anni Cinquanta con ilclaim "la vettura di famiglia che vince le corse". La 1900 SS, spinta da un quattro cilindri bialbero di 1975 cm3, divenne presto una delle vetture favorite dai gentleman driver dell'epoca per prestazioni e affidabilità.

Alfa Romeo 1750 GT Am (1970). Un’altra icona Alfa Romeo conosciuta in tutto il mondo è la 1750 GT Am del 1970. A differenza del modello venduto in Europa, la 1750 GTV – da cui “nasce” la GT Am, la cui sigla sta per “Gran Turismo America” - era dotata del sistema di iniezione meccanica indiretta Spica che rispondeva agli standard americani sulle emissioni e, contemporaneamente, era adatto per le competizioni. Look aggressivo, motore da 220 CV e grande successo nel Campionato Europeo Turismo con la vittoria del titolo piloti da parte di Toine Hezemans, “l’olandese volante”, il miglior interprete della vettura, nel 1970. A condurla il pilota milanese Ivan Capelli, che conquistò il Campionato Europeo di Formula 3 nel 1984 con la Martini MK42 motorizzata Alfa Romeo.

Alfa Romeo 33 TT 12(1975). La 33 TT 12 debutta il 5 maggio 1973 alla “1000 Km di Spa-Francorhamps”, quando il Campionato Mondiale Marche sta vivendo il suo massimo momento di popolarità. La denominazione "33", portata al debutto nel 1967, è ormai divenuta leggenda; la sigla “TT” significa “Telaio Tubolare” (derivato dalla precedente 33 TT3 con motore 8 cilindri a V) e “12” indica il numero dei cilindri dell'inedito propulsore boxer di tre litri in grado di superare la soglia dei 500 CV e di spingere la vettura fino alla velocità di 330 km/h. A “Passione Alfa Romeo” sarà guidata da Arturo Merzario, che a bordo della TT12 conquistò il Campionato Mondiale Marche nel 1975.

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