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PIOGGIA DI STELLE

Quaranta splendide vetture, da corsa e da turismo, interpretano uno show straordinario a Monte Carlo per il centenario della prima auto chiamata Mercedes, che corse, proprio un secolo fa, sulle strade del Principato.

Il 28 marzo 2001 Monte Carlo ha fatto da suggestiva cornice ai festeggiamenti per il centenario delle automobili Mercedes. La prima vettura battezzata con questo nome fece infatti la sua apparizione il 28 marzo del 1901: una 4 cilindri modello “Simplex” della Daimler-Motoren di Cannstadt, vincitrice di tutte le gare più importanti della settimana dell’auto di Nizza, compresa la pericolosa gara in salita di La Turbie.

Artefice del miracolo fu l’uomo d’affari Emil Jellinek, che ribattezzò quell’auto Mercedes, il nome della figlia primogenita. Per celebrare degnamente una ricorrenza di tale rilievo, quaranta pezzi d’epoca perfettamente funzionanti vengono portati a Monte Carlo direttamente dal Museo di Stoccarda.

Ospite d’onore, Andrè Yvonne Odette Maya, oggi 93enne, secondogenita di Emil. Molte le Mercedes storiche presenti: dalla “Simplex” del 1902, in pratica la stessa Daimler-Mercedes del 1901, alla “Grand Prix Benz” del 1908, dalla leggendaria “W 154” del 1939, la monoposto che cambiò la storia dei Gran Premi, alla “W196” del 1954 di Juan Manuel Fangio, per finire con la McLaren “MP4/13” mondiale F.1 del 1998.

La manifestazione prevede che ventisette “storiche” ripercorrano le stesse strade sulle quali, cento anni fa, corse la macchina di Jellinek. Purtroppo le condizioni meteorologiche sono pessime: mentre i famosi campioni, invitati dalla Mercedes a condurre le preziosissime vetture, si esibiscono sotto un diluvio.

Max Gerrit von Plein, il direttore del Museo, segue con visibile apprensione le evoluzioni dei vecchi piloti al volante di esemplari unici. John Surtees, 67 anni, unico nella storia ad aver vinto (e per sei volte) il Mondiale di moto e quello di Formula 1 nel 1964, è il più spericolato con la sua “W 165” del ’39 che sfiora le transenne sul circuito, accompagnato dall’urlo dei 12 cilindri che fa tremare i vetri delle case.

Anche l’ex pilota di F.1 Jochen Mass, 55 anni, con il berretto spavaldamente girato all’indietro, non esita a far derapare la “W 154”, incurante delle raccomandazioni. Sulle stradine infide e bagnate di Monte Carlo sfrecciano pure le Sport, come la “300 SLR” del ’55, vincitrice della Mille Miglia “record” e la Sauber -Mercedes del 1990. Autentici pezzi di storia che, fortunatamente, rimangono intatti dopo le spericolate esibizioni.

Le emozioni continuano anche il giorno successivo: infatti nel corso della “tranquilla” passeggiata con le auto del Museo sulle strade sopra Monte Carlo, i guidatori si trovano improvvisamente impegnati a superare rischiosi tratti innevati. La bravura dei piloti permette alle veterane di tornare sane e salve nella rassicurante Monte Carlo.

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