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28/09/2015 | di Alvise-Marco Seno
Rennsport Reunion, a Laguna Seca la festa Porsche
La quinta edizione della Porsche Rennsport Reunion, il più grande raduno mondiale di Porsche da competizione, è stato un successo. Sul circuito di Laguna Seca, California, sono accorsi oltre 50.000 spettatori per ammirare auto e personaggi che hanno fatto la storia sportiva Porsche. Presenti anche 11 piloti che hanno vinto alla 24 Ore di Le Mans con le vetture di Stoccarda.
28/09/2015 | di Alvise-Marco Seno

La quinta edizione della Porsche Rennsport Reunion, il più grande raduno mondiale di Porsche da competizione, è stato un successo. Sul circuito di Laguna Seca, California, sono accorsi oltre 50.000 spettatori per ammirare auto e personaggi che hanno fatto la storia sportiva Porsche. Presenti anche 11 piloti che hanno vinto alla 24 Ore di Le Mans con le vetture di Stoccarda.

Nel weekend appena concluso la passione per le Porsche da corsa ha avuto il suo centro di irradiazione mondiale sotto il sole della California. Oltre 50.000 spettatori hanno animato la Rennsport Reunion V, il più grande raduno planetario per le vetture da competizione di Stoccarda organizzato dal Porsche Club of America e con la partecipazione ufficiale della Casa Madre. La divisione Motorsport di Porsche AG, reduce dai successi di Austin, Texas, con le 919 Hybrid impegnate nel World Endurance Racing, ha organizzato per piloti e vetture ufficiali un altro bagno di folla all'insegna della tradizione sportiva Porsche.

(9)11 LEGGENDE
Al meeting hanno partecipato ben 11 vincitori della 24 Ore di Le Mans con le auto di Stoccarda: dal più giovane, il 25enne Earl Bamber (trionfatore all'edizione 2015), al più anziano, l'87enne Hans Herrmann (portò a Stoccarda la prima vittoria assoluta nella classica francese nel 1970 con la 917K). In mezzo: Richard Attwood (1970), Jacky Ickx (1976, '77, '81, '82), Gijs van Lennep (1976), Hurley Haywood (1977, '83, '94), Jürgen Barth (1977), Derek Bell (1981, '82, '86, '87), Vern Schuppan (1983), Hans-Joachim Stuck (1986, '87) e Nick Tandy (compagno di macchina di Bamber alla 24 Ore dello scorso giugno).

La loro presenza è stata ben più di un omaggio alla passione Porsche quanto la testimonianza di una specie di "dovere morale", per la Casa Madre e i club, di organizzare eventi come questo per ricordare alle giovani generazioni il lungo percorso storico che ha creato il mito sportivo Porsche. "I giovani piloti devono sapere come era prima, quando i volanti erano fatti di legno e non avevamo i computer di oggi", ha detto Hans Herrmann.

PARADISO PER PORSCHISTI
L'organizzazione è stata capillare e complessa: 7 Gruppi di modelli di tutte le epoche si sono sfidati in pista in una serie di gare di velocità: dalla PCA Sholar-Friedman Cup Porsche Club of America alla Gmund Cup (356, 550...), dall'Eifel Trophy 911 (911 fino a 2,5 litri) alla Weissach Cup (906, 910, 907, 908, 908/2, 908/3 (8 cyl. & 6 turbo), 909, 917 (normally aspirated and turbocharged), dalla Carrera Trophy 911 (911 oltre 2.5) alla Stuttgart Cup (dalla 956 in avanti) alla Rennsport Reunion Cup con le moderne GT3 Cup.

A cornice, l'evento ha proposto una serie di Porsche Car corral, tanti mini-raduni di tutta la produzione Porsche (356, 550, 911 dal '63 all'89, 912, 964, 993, 996, 997, 991, 914, 924, 944, 928, 968, Boxster, Cayman, Cayenne, Macan, Panamera, Carrera GT e 918 Spyder) per permettere lo scambio di opinioni, di consigli, di suggerimenti tra proprietari.

Alvise-Marco Seno

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