Successo sotto tutti i fronti per la ventunesima edizione di Rallylegend, la manifestazione rallystica capace di radunare i campioni più amati e le vetture più iconiche degli ultimi cinquant’anni. Quest'anno si è svolta nell'arco di tre giorni (12-15 ottobre) con show appassionanti nella cornice del Misano World Circuit oltre alla prova The Legend, dove a Juha Kankkunen, al volante di una Toyota Celica ST 185, si sono uniti cinque grandi piloti del Mondiale 1993 con le vetture Gruppo A dell’epoca: Miki Biasion, Francois Delecour, Alister Mc Rae, Piero Liatti e Andrea Aghini.
Che storia! Non è mancata, poi, un pizzico di autocelebrazione con la presentazione del libro Rallylegend 20Venti di passione. L’opera festeggia il traguardo dei due decenni raggiunto nel 2022, e rappresenta una interessante testimonianza della crescita di popolarità, pubblico, affetto e azione del Rallylegend, oggi importante vetrina per piloti, team e sponsor e ormai uno degli eventi storici a carattere rallystico più importanti e attesi.
Quattro giorni di adrenalina. Già con la Sprint Legend Race del giovedì equipaggi e spettatori hanno avuto un gustoso antipasto del livello agonistico della competizione, prezioso per il bonus di secondi nella classifica finale. Venerdì la competizione è entrata nel vivo con un primo shakedown, le prove speciali (due i passaggi sulla famosa I Laghi) e la vera novità del 2023: il Pirelli Power Stage disegnato sul Misano World Circuit, una vera prova speciale sull’asfalto del circuito romagnolo, dove oltre alla discesa in pista delle vetture concorrenti il pubblico si è goduto anche i passaggi-show delle macchine di campioni e ospiti. La tappa di sabato è stata più all’insegna della tradizione, con doppi passaggi sulle prove speciali La Casa, Le Tane e The Legend. Gran finale domenica 15 ottobre, culminato con la speciale Piandavello modificata quest’anno nella parte finale.
Kankunnen fa trenta. Il Legend 2023 è stato l’occasione per celebrare la carriera di Juha Kankkunen, uno dei protagonisti della storia dei rally e tra i campioni che hanno vinto il maggior numero di titoli iridati. Ben quattro gli allori in bacheca, vinti nel 1986 con la Peugeot 205 T16, nel 1987 con la Delta HF, nel 1991 con la Delta Integrale e infine, esattamente trent'anni fa, con la Toyota Celica ST 185. Proprio per festeggiare quest’ultimo titolo è andata in scena nel fine settimana sanmarinese il 30° Juha Kankkunen Anniversary - Eberhard & Co Legend Event, sfida tra otto “manici” del Mondiale 1993, con le vetture Gruppo A dell’epoca.
Festa Subaru. Dovendo scegliere un colore per l’edizione 2023 di RallyLegend opteremmo sicuramente per il blu Subaru. Quest'anno ricorre, infatti, un altro importante anniversario, il 30° del debutto della Subaru Impreza 555 nel Campionato Mondiale Rally, per l’esattezza durante il Rally 1000 Laghi del 1983. Un diavolo nipponico nella mitica livrea resa immortale, tra gli altri, da Colin McRae. Per la celebrazione di “Subaru Impreza - 30 anni di leggenda”, sono state radunate a San Marino le quindici migliori Subaru Impreza 555 ex ufficiali prodotte da Prodrive, quelle che hanno visto alla guida tutti i più grandi campioni degli anni 90. Tra gli esemplari in gara anche la N1WRC guidata da Colin McRae nella stagione 1996. Una delle Impreza è stata messa nelle mani del campione di motocross Tony Cairoli che, navigato da Eleonora Mori, l’ha portata sul gradino più alto del podio della categoria Classic (auto dal 1986 al 2002). Podio peraltro monocolore Subaru, a rendere ulteriormente dolce la festa.
Categorie Historic e WRC. Per quello che riguarda la categoria Historic (fino al 1985) la vittoria va Matteo Musti e Marsha Zanet, freschi campioni italiani Rally Auto Storiche 2° Raggruppamento, su Porsche 911 RS. Seguono con un po’ di distacco la 911 RS di Brusori-Tridici e Rosati-Tontini su Talbot Lotus (al via in 20 edizioni su 21 della manifestazione). Nella categoria WRC, dove corrono le vetture temporalmente più vicine ai giorni nostri, arrivano invece sul gradino più alto Luca Pedersoli, più volte campione tricolore in varie serie italiane, e Andrea Adamo a bordo di una Citroen C3 WRC Plus, staccando la Skoda Fabia R5 di Carron-Lambiel e la Citroen DS3 WRC di Puricelli-Medici.
Biasion (solito) protagonista. Calorosi i festeggiamenti da parte di tutto il paddock per Miki Biasion, nell’anno di due importanti anniversari della sua lunghissima carriera. Sono già passati quarant’anni dalla vittoria del campionato italiano e trentacinque da quando il bassanese è salito sul gradino più alto e si è laureato campione del mondo per la prima volta. Biasion non si è limitato a prendere gli applausi e a firmare autografi: nel weekend ha spinto quasi al limite una Ford Escort Cosworth, vettura della sua ultima vittoria iridata nel 1993 al Rally dell’Acropoli.
Come un gladiatore. Acclamatissimo al punto che, quando durante lo spettacolo serale al circuito di Misano la Escort è stata vittima di una panne temporanea e il pilota si è dovuto accomodare in tribuna, gli spettatori gli hanno dedicato una standing ovation da gladiatore romano. Gli ospiti di Eberhard & Co (di cui Biasion è brand ambassador) che hanno avuto la fortuna di salire come passeggeri durante uno dei suoi hot lap sul percorso della speciale The Legend lo hanno visto concentrato come ai tempi delle gare del mondiale e determinato a tirare fuori il massimo dalla vettura. Altro che parata d’onore!
Organizzatori soddisfatti. Grande entusiasmo per Paolo Valli e Vito Piarulli, le anime dietro all’organizzazione del Legend. “Anno dopo anno, Rallylegend riesce a stupire anche noi. Anche quest’anno siamo riusciti a presentare una edizione con contenuti originali e che, evidentemente, vanno incontro ai desideri di tantissimi appassionati.”