Ieri, domenica 2 giugno, il Museo Storico Alfa Romeo di Arese (MI) ha tenuto a battesimo la prima edizione di RealAlfa, concorso di conservazione e restauro intitolato alla memoria dello storico del marchio Maurizio Tabucchi.
Una splendida 6c 1750 Super Sport del 1930 ancora nelle condizioni dell’epoca vince il Best in Show della prima edizione di RealAlfa, il concorso di conservazione e restauro organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo in ricordo di Maurizio Tabucchi, storico e studioso dell'auto nonché autore di diversi libri sul marchio del Biscione.
Le parole del presidente. Si è concluso nel migliore dei modi un evento che per la prima volta si stacca dalla consuetudine glamour dei sempre più numerosi Concorsi di Bellezza prestigiosi per privilegiare unicamente la conservazione e la qualità del restauro.Le motivazioni espresse da Roberto Giolito, presidente del Riar (Registro Italiano Alfa Romeo) nel commentare la decisione di dare vita a un nuovo format di concorso sono più chiarificatrici: “Intitolare un concorso all’opera della conservazione e (nel caso sia strettamente necessario) dell’intervento di restauro è un po’ come ammettere che oggi, forse più di qualche tempo fa, le automobili più belle sono quelle che sanno raccontare la loro storia e che hanno ancora addosso la traccia delle imprese e del lavoro che hanno svolto”.
Lotta ad armi (quasi) pari. Un format sicuramente più “democratico” rispetto ai classici Concorsi di Eleganza, che consente a (quasi) tutti di avere le stese probabilità di vittoria, anche se poi è logico che il giudizio finale non possa tener conto delle difficoltà di conservazione di una vettura anni ’30 rispetto a una vettura “moderna”. È grazie a quest’ultima motivazione, infatti, che l’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport carrozzata da Zagato nel 1929 e portata ad Arese dal socio RIAR Marco Masini ha potuto prevalere su altre vetture concorrenti nella conquista del titolo di Best in show.
Conservata è meglio. “Non è stata una decisione facile perché in tutte le classi la qualità delle vetture era molto elevata” ha commentato Marco Fazio, responsabile del Centro Documentazione Alfa Romeo e membro della giuria, “Best in show è stata eletta la vettura che per noi ha incarnato al meglio l’essenza della cultura del Riar, dove non è lo sfarzo di un restauro all’americana a fare la differenza quanto la meticolosa conservazione delle caratteristiche di origine: meglio brutta ma conservata che bella ma restaurata in modo rutilante”.
57 auto, 10 classi. Questi, in estrema sintesi, i canoni fondativi del primo Concorso di conservazione e restauro dedicato a Maurizio Tabucchi (compianto storico della Casa del Biscione) che si è svolto domenica 2 giugno sul pistino all’esterno del Museo Storico Alfa Romeo. Un concorso “monomarca” che ha visto la partecipazione di 57 vetture, suddivise in dieci classi omogenee di 3-7 esemplari ciascuna più una classe dedicata alle vetture recenti della Casa.Per il 2019 erano state composte le seguenti classi:
a) 6C 1500 – 6C 1750 – 6C 1900;
b) 6C 2300 – 6C 2500;
c) 1900 C Sprint – 1900 C Super Sprint;
d) Giulietta Spider – Giulietta Spider Veloce;
e) Giulia ( tutti i modelli con carrozzeria berlina costruiti entro il 1973);
f) 1600 Spider (tipo 105.03) – 1750 Spider Veloce (tipo 105.57) – Spider 1300 Junior (tipo 105.91) ‐ prodotti entro il 1968;
g) Alfetta Gt e derivate
h) Alfa 75 e 75 (tutta la produzione);
i) GTV – Spider (tutta la produzione della serie 916);
j) Instant Classic: 8C Competizione – 8C Spider – tutti i modelli costruiti dopo il 2000 in “limited edition”.
Perle rare. Tra le rarità presenti, da segnalare le quattro 6C 1750 (Gran Sport; Super Sport; Gran Turismo e Gran Turismo Compressore) degli anni 1920-1930 e 1931, più una 6C 1500 Super Sport del 1929 con carrozzeria inglese Carlton Carriage proveniente dalla Grecia; la parata di 6C 2500 con in evidenza una Super Sport Touring Superleggera del 1947; una 1900 C Sprint Cabriolet Pininfarina del 1953 vincitrice della Classe 1900 C Sprint e 1900 C Super Sprint; una rarissima Alfetta GTV6 2.5 versione Usa del 1986 portata dal noto collezionista svizzero di Alfa Romeo Axel Marx; una Alfetta GTV 2000 Autodelta Gr.2 del 1975 appartenuta anche a Maurizio Tabucchi, vincitrice del premio “Vettura con la migliore storia sportiva”; una perfetta Alfa 75 3.0i V6 America del 1988, e una Alfa 75 1.8i Turbo Evoluzione IMSA del 1988 vincitrice del premio “Vettura da competizione più significativa”.
Non resta che darvi appuntamento al prossimo anno, con altre categorie di vetture ma sempre caratterizzate da un ottimo stato di conservazione.