Citroën: a Retromobile per i 100 anni - Ruoteclassiche
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08/02/2019 | di Alfredo Albertini
Citroën: a Retromobile per i 100 anni
Per la 44ᵃ edizione di Retromobile Citroën ha allestito nei padiglioni della Fiera di Parigi uno stand che celebra i cent'anni del marchio.
08/02/2019 | di Alfredo Albertini

Per la 44ᵃ edizione di Retromobile Citroën ha allestito nei padiglioni della Fiera di Parigi uno stand che celebra i cent'anni del marchio.

Era il marzo del 1919 quando André Citroën annunciò alla stampa internazionale la nascita della Type A 10 HP, la prima automobile francese costruita in grande serie. Cento anni dopo la marca del Double Chevron festeggia questo straordinario anniversario con uno stand altrettanto straordinario a Retromobile, il Salone parigino dell'auto classica giunto alla sua 44ᵃ edizione. Per Citroën è un secolo composto da innovazioni, modelli d'avanguardia, prototipi, competizioni e viaggi avventurosi, che sono qui condensati e raccontati in un unico immenso spazio dove ammirare trenta automobili, di cui dieci concept car, dieci modelli di serie e dieci modelli da competizione.

Uno sguardo a 360 gradi. Si passa sotto a un simbolico arco e il viaggio nella storia ha inizio: a sinistra, la fila dei prototipi, con in primo piano la C10 del 1953 dalla forma a goccia fortemente aerodinamica e dotata della meccanica della 2CV. Lo sguardo passa poi alla corsia centrale dove, come capofila delle vetture di serie, c'è un esemplare della Type A 10 HP con motore a quattro cilindri di 1,3 litri. Sulla destra, inaugura la serie “Competizione” il semicingolato B2 Scarabée d'Or del 1922, uno dei veicoli che partecipò all'epoca all'avventurosa spedizione nel Sahara dall'Algeria fino al Sudan francese, oggi Mali.

La parola d’ordine è osare. Ma torniamo alle concept car, tra cui si possono ammirare altri esempi dello stile che, nei vari decenni, ha mostrato il futuro: ecco la Camargue del 1972, ispirata alla GS e che ha segnato l'inizio della collaborazione tra il Double Chevron e il carrozziere italiano Bertone. Poi, a seguire, la Karim a tre posti del 1980 dall'originale forma piramidale, la Active 1 del 1988, la Xanae del 1990, la Osmose del 2000 e la C-Métisse del 2006. Ci sono quindi la GTbyCitroen da 330 km/h nata dalla collaborazione con un videogioco, la Tubik a nove posti del 2011 e la CXperience del 2016.

Pietre miliari. Nella corsia centrale, quella dei modelli di serie, dopo la già citata 10 HP, ecco altri pilastri della storia del marchio: la C3 5 HP del 1922, secondo modello della Casa; la Traction Avant del 1934 con trazione anteriore e scocca portante (ha come padri il varesino Flaminio Bertoni per la linea e l'ingegner André Lefebvre per la meccanica); il furgone Type H del 1947 e la 2CV del 1948, la DS del 1955 (è esposto un modello degli anni Sessanta con i fari supplementari), la Méhari del 1968 con carrozzeria in ABS, la CX del 1974 (qui in versione Prestige), l'ammiraglia C6 del 2006 e la nuovissima C5 Aircross del 2018, ovvero il Suv secondo Citroën.

Sempre di corsa. Passando alle auto da competizione, ci sono la Rosalie del 1933 che batté 132 record di durata e 59 di distanza, la DS 21 a passo corto che vinse il rally del Marocco del 1969 affiancata dalla SM vincitrice dell'edizione 1971 della stessa gara. Ecco quindi la 2CV Raid Afrique del 1973, la ZX Rallye Raid del 1990, la Xsara Kit Car del 1998 e la C4 WRC del 2007. Più recenti, la C-Elysée WTCC del 2013 e la C3 WRC del 2017 nella livrea creata appositamente per il centenario. Al centro dello stand la boutique con modellini, abbigliamento e oggettistica. Per portarsi a casa un pezzetto di storia di questo grande marchio.

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