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Ritrovamenti, Lancia Flaminia: nuova vita di una GT

Silvio Riccardi è un nostro lettore ed è noto nel mondo delle auto storiche per essere un grande appassionato delle Lancia Flaminia. Esperto conoscitore del modello è tra le persone più indicate per chi si accinge al restauro delle Flaminia. Proprio lui ci racconta lo straordinario ritrovamento di una Lancia Flaminia GT Touring.

“Lo scorso novembre mi contatta un signore che dice di avere una Flaminia, appartenuta a suo suocero, mancato nel 1969 e da allora ferma in una villa di campagna” esordisce Silvio e continua: “Non sa cosa farsene… Penso subito ad una berlina, ma alle mie domande emergono maggiori informazioni e salta fuori che si tratta di una GT.” Prosegue: “L’adrenalina mi dà una scossa. Mi invia due foto, l’auto è in cattive condizioni, ma concordiamo comunque una visita che avviene il 24 dicembre.”

Ritrovamento in villa. Il teatro della vicenda è una bella villa settecentesca, dove Silvio giunge con l’amico di “scorribande” automobilistiche Franco Pampuri. I due amici vengono accolti con calore dalla signora, figlia del primo proprietario che mostra il luogo dove giace l’auto: un capanno a margine del parco. L’auto è coperta da un telo per camion con le gomme totalmente sgonfie. Sull’anteriore c’è una grossa ammaccatura: un contadino per infilarla nel bel capanno la spinse con il trattore senza troppe cerimonie… In effetti nel 1969 la Flaminia era solo una vecchia auto senza valore, se non quello affettivo.

Un regalone. L’esemplare venne immatricolato nel 1960 e reca ancora la targa originale “MI 49”. Naturalmente è uniproprietario e il tachimetro segna che ha percorso appena 34.000 km. L’umidità ha aggredito l’auto in modo importante, ma la vettura è completa di tutti i dettagli, compreso l’accendisigari: un piccolo pezzo che che manca sempre. Un’auto così è un’occasione ghiotta per chi intende cimentarsi in un restauro e così, ritornando verso la Villa, Silvio concorda  il prezzo dell’acquisto. Si è appena fatto un (bel) regalo di Natale: la data del ritiro è fissata infatti al 26 dicembre, appena due giorni dopo.   

Verso una nuova vita. Il 26 mattina Silvio Riccardi arriva con il carrello, il compressore per gonfiare le gomme, due ruote di scorta e un cavo da ormeggio per trainarla fuori dal capanno. Dopo un po’ di fatica, la bella addormentata finalmente scivola sul carrello anche se con una ruota bloccata con sotto alcuni cartoni. Pronta per ricominciare a vivere in una nuova casa.

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