Doppietta di Cesare ed Enrico Rondinelli, che si aggiudicano il Campionato Italiano Velocità Autostoriche - IV Raggruppamento - per il secondo anno consecutivo.
A decretare la vittoria del campionato il sesto posto assoluto (secondo di raggruppamento) alla 2 ore di Magione, andata in scena lo scorso weekend all’Autodromo dell’Umbria.
Doppietta con due icone tedesche. Per la Porsche 911 Carrera 2 (964) Gruppo B di Cesare ed Enrico Rondinelli, che ha corso con gli adesivi della testata “Youngtimer”, le cose si sono messe in discesa solo a partire dalla seconda ora di gara. L’affiatata coppia padre-figlio, con una tattica perfetta, è riuscita a conquistare un buon sesto posto, esattamente il piazzamento che serviva per conquistare il titolo con certezza matematica. Dopo quello conquistato lo scorso anno con una BMW M3 E30, per Rondinelli-Rondinelli è il secondo titolo tricolore riservato alle storiche costruite tra il 1982 e il 1990.
Un anno ricco di successi per le Porsche storiche. Un bel capitolo di motorsport per la Porsche, che nell’anno dei festeggiamenti per il settantesimo anniversario ha visto tante 911 della “vecchia guardia” (quelle con il motore raffreddato ad aria) distinguersi nei principali campionati italiani per auto storiche, sia in pista sia nei rally. Una menzione particolare spetta alla 964 dei campioni Rondinelli-Rondinelli, prima Porsche in Italia (e seconda in Europa) ad aver ottenuto il Passaporto Tecnico per correre.
Inaugurò la Carrera Cup. Un successo che, continuando a giocare con gli anniversari tondi, è arrivato proprio a trent’anni dal debutto della serie 964, la versione della 911 che ha dato inizio alla Carrera Cup, trofeo monomarca tra i più in voga ancora oggi. Rispetto alla versione Cup, la Gruppo B ha un peso di 70 chili superiore e un impianto frenante meno potente. Tuttavia l’ottima preparazione dellaRennsport- durata solo tre mesi - ha permesso di ottenere un’auto molto competitiva sin dalle prime tappe del campionato.
Una vittoria da record. Una performance tale, quella dei Rondinelli, che se il regolamento avesse previsto un titolo generale, i due l’avrebbero vinto a mani basse aggiudicandosi l’ipotetico primato assoluto. Una buona parte del merito per il titolo va anche alteam RS Historics, che ha seguìto l’auto durante tutta la stagione con competenza e professionalità.