Nel numero di agosto di Ruoteclassiche, in edicola e in versione digitale, troverete il reportage del Goodwood Festival of Speed, e la splendida Maserati 200 S biposto-corsa, con carrozzeria originale. Si passa poi alla celebrazione dei 50 anni dell'Alfa Romeo Alfetta GT (più "coda" su due GTV gemelle) e si continua con il confronto fra due scuole tecniche diverse, italiana e inglese, a colpi di sei cilindri a V e in linea: Fiat Dino Coupé vs Triumph GT6, per poi fare un salto più vicino a noi, con una rara Lancia Prisma Integrale di fine anni 80. Vi proponiamo poi alcune storie: per esempio, quella della Morgan Motor Company, nella cui fabbrica old style il tempo sembra essersi fermato, e quella di una meteora del circus iridato: l'Andrea Moda Formula, nella stagione 1992, raccontata dal titolare Andrea Sassetti e da uno dei piloti, Alex Caffi. Rivivremo poi i fasti della 10 Ore Notturna messinese, gara di durata anni 50, che si correva sulle strade della città in riva allo Stretto. Protagonisti: questo mese è Stefano Volpi, meccanico di origini toscane, oggi diventato uno dei tecnici più apprezzati nel mondo del restauro.
RCL Agosto edicola 24
Grande show. Il Goodwood Festival of Speed è uno degli eventi più attesi dell'anno. E pure questa volta il padrone di casa, il duca di Richmond, ha allestito uno show da urlo, con auto splendide che hanno spaziato da fine '800, con alimentazione a vapore, ai modelli odierni. Al solito, tanta adrenalina nella salita cronometrata delle vetture da corsa sul tracciato di 1.890 metri. E una sorpresa: il nostro direttore ha guidatoin pista una Jaguar E-Type prima serie.
Cinquanta candeline. I primi 50 anni dell'Alfa Romeo Alfetta GT, sostituta della Giulia GT e ultima coupé di Arese prodotta con la trazione posteriore. Versione sportiva che segue di due anni l'Alfetta berlina, da cui riprende lo schema tecnico Transaxle, che prevede cambio a cinque marce, frizione e differenziale in blocco al retrotreno. Una bella macchina, comoda per quattro, ultimo modello a essere deliberato dal grande Orazio Satta Puliga.
Sei cilindri, che passione. Scuola tecnica italiana e inglese:possono essere più diverse? Difficile, ed è quanto emerge dal nostro confronto tra l'iconica (e grande) Fiat Dino Coupé, mossa dal V6 2.0 da corsa da 160 CV, e la piccola, agile britannica Triumph GT6, che monta invece un vellutato "sei in linea" 2.0 da 95 CV. Due sportive diverse, ma disegnate entrambe da italiani: Giugiaro-Gandini per la Fiat e Michelotti per la Triumph.
Dovevo salvarla. In fondo a una concessionaria Renault di Pistoia, dove nessuno si spinge più, un appassionato dal cognome illustre (Biondetti, sì, il pronipote dell'asso Clemente) scova un'Alpine Renault V6 Turbo, col motore smontato, ma completa e con gli interni in buone condizioni. Il lavoro da fare è tanto, ma lui non si scoraggia. Si tratta di un pezzo di storia dell'automobile e lui l'ha voluta salvare dalla demolizione.
Oggi come ieri. Alla Morgan Motor Company il tempo pare essersi fermato. Le auto vengono realizzate con lavorazioni moderne e sostenibili, ma rimaste fedeli al mondo di una volta, grazie al quale le abilità manuali e artigianali vengono ancora tramandate ai tecnici di generazione in generazione. Siamo andati a visitare questa fabbrica speciale nel Worcestershire e vi raccontiamo che ariasi respira.
Colpi di scena. Un team che ha disputato un'unica stagione in F.1, nel 1992, e si è qualificata per un solo GP, a Monaco. È l'Andrea Moda Formula, una meteora nel circus iridato, ma che ha lasciato un segno forte tra gli appassionati. Abbiamo voluto ricostruire ciò che accadde in quei mesi, tra colpi di scena, ritardi e litigi con Bernie Ecclestone. Tutto dalla viva voce del patron Andrea Sassetti, e da uno dei suoi piloti, Alex Caffi.
Casa Lancia (in Germania). A Troisdorf, vicino a Colonia, pare di essere alla periferia di Torino, per quanto c'è del mondo Lancia che fu. Il tutto grazie alla passione di Peter Bazille, origini francesi, antenati pittori, ma, soprattutto, lui, specialista nel restauro dei modelli della Casa torinese. Il suo Touring Garage è una meraviglia per gli occhi: e tutto iniziò con Peter bambino, di fianco all'Aurelia B10 S di papà Helmut...
Il paradiso dei diorami. Quello che sognate, a livello di piste d'epoca in miniatura, esiste. E lo ha tramutato in realtà, con dedizione e passione, David Beattie, un americano che si è reinventato un'attività dopo aver perso il lavoro. Nel 2007 ha fondato la Slot Mods Raceways, che realizza diorami di circuiti con un'accuratezza incredibile. Tanto da avere clienti in tutto il mondo: ma solo quelli in grado di pagare dai 45 mila euro in su...
