Fine settimana ricco quello appena conclusosi per i partecipanti alla settima edizione del Sun Tour dell’Araci, Associazione rotariana automobili classiche Italia. Organizzata dal consigliere Domenico Paladino, la manifestazione ha portato i partecipanti a bordo delle loro auto storiche alla scoperta di incantevoli luoghi Patrimonio dell’Unesco della Campania. L’edizione 2024 ha voluto infatti celebrare l’unione tra la passione per le auto storiche e l’esplorazione storico culturale della regione, in un percorso intriso di storia che ha toccato luoghi di grande fascino e rilevanza culturale come i resti dell’antico insediamento di Herculaneum e la città di Beneventum.
Alla scoperta della regione. A bordo di un parco macchine variegato i partecipanti, tra i quali anche il presidente della Antique Classic & Historic Automobile world Fellowship of Rotarians (Achafr) Mattijs van Den Adel, hanno avuto fin da subito l’opportunità di apprezzare le ricchezze storico culturali della terra ospitante: nel pomeriggio del 30 maggio hanno visitato l’Orto Botanico della Reggia di Portici, con inclusa la Serra delle Succulente, l’Appartamento Reale, l’Herculanense Museum, la Sala Cinese e la Biblioteca Storica. Venerdì 31 maggio il programma ha previsto invece la visita agli Scavi Archeologici di Ercolano e al Museo del Corallo e del Cammeo a Torre del Greco, per poi chiudere la giornata di esplorazione turistica con il Museo Ferroviario di Pietrarsa di Portici.
Regolarità all’imbrunire. L’aspetto ludico-agonistico si è consumato sul far della sera, con le prove di regolarità ospitate presso la pista Caudina di Montesarchio. Nel confronto con il cronometro ha prevalso Lorenzo Tessari su BMW M335i davanti ad Antonio De Cuntis su Ferrari 456 e a Giovanni Aita su Audi TT. Chiusa la partita a tempo gli equipaggi hanno puntato in direzione di Benevento dove hanno trascorso la notte.
Gran finale a Benevento. E proprio nella città “delle streghe” si è concluso il tour. Il sabato spazio al defilé nella piazza principale, dove le vetture hanno stazionato dopo una breve parata per le strade cittadine, mentre i partecipanti facevano visita al Museo Strega per un excursus tra gli alambicchi a collo di cigno che tutt’oggi sono utilizzati per la produzione del celebre liquore. La visita alla cittadina è continuata poi nella giornata di domenica.