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Valli & Nebbie, vincono Cortesi-Giordano

La ventiseiesima edizione della Valli & Nebbie, disputata lo scorso fine settimana, come da tradizione nella zona del ferrarese, si è dimostrata ancora una volta all’altezza della fama conquistata. Forte di 18 premi Manovella d’Oro assegnati dall’Asi, la manifestazione ha portato i 45 equipaggi a scoprire il delta del Po e le strade più belle della zona al confine tra Emilia Romagna e Veneto. Sotto un incredibile cielo blu – “qualcuno si è lamentato che mancavano le nebbie”, ha dichiarato sorridente Riccardo Zavatti, presidente dell’Officina Ferrarese, il club che l’organizza – i partecipanti si sono confrontati nelle 35 prove di regolarità, tutte rigorosamente da disputarsi utilizzando la sola strumentazione analogica.

Alla fine è risultato vincitore l’equipaggio Mario Sandrolini Cortesi-Angela Giordano, su Citroën 11 BL Roadster del 1937, insidiato da vicino dalla Lancia Aprilia Cabriolet Farina del 1938 di Marescotti-Marescotti, con la copilota che ha dimostrato un’abilità sorprendente vista la sua giovanissima età (15 anni). Di notevole pregio anche la macchina: l’Aprilia, infatti, è perfettamente conservata e, da sempre, nella stessa famiglia. Un’altra anteguerra, una Bugatti 37 A del 1927, ha mostrato cosa vuol dire pedigree sportivo. Si trattava, infatti, della vettura utilizzata sia da Campbell sia da Benjafield per correre, e spesso vincere, le gare inglesi del periodo, tra cui il Tourist Trophy e le corse disputate sull’autodromo di Brooklands. Ammirata, anche se sconosciuta ai più, l’Alfa Romeo 2000 Spider Touring Segale del 1961. Nel 1964, il proprietario, insoddisfatto del look della vettura, decise di portarla presso la carrozzeria Segale di Vigevano per una rinfrescata della linea. Segale, in pratica, tagliò muso e coda della macchina, creando soprattutto nella vista anteriore qualcosa di veramente superbo, che assomiglia in modo marcato a una Ferrari 275 GTB, presentata proprio nei primi mesi del 1964. Dietro il risultato è meno convincente, con una coda piuttosto tronca, tra Giulia e GT, e i piccoli fari della Fiat 1500.

Esistono tantissime foto del periodo, sia della costruzione sia in movimento su strada, e la trasformazione è quindi ampiamente provata rendendo di fatto questa 2000 Spider un vero e proprio esemplare unico. Una novità simpaticissima dell’edizione 2015 è stato il premio assegnato all’ultimo classificato nelle prove di regolarità. “Ci sembrava giusto premiare lo spirito della stragrande maggioranza dei partecipanti – ha spiegato Zavatti. – Di chi viene cioè alla Valli & Nebbie solo per il piacere di guidare e al posto di prestare troppa attenzione ai cronometri si gode il panorama”. E così la coppa è finita nelle mani di Giuseppe Landini-Anna Maria Ceserani, Porsche 356 BT5 Cabriolet del 1960, che hanno subito dichiarato il loro intento di difendere il primato conquistato anche nelle prossime edizioni, “nonostante – ha dichiarato Landini – sarà veramente difficile fare di peggio”.

Massimo Delbò

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