Venerdì motoristici al Race Service di Los Angeles - Ruoteclassiche
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13/05/2023 | di Redazione Ruoteclassiche
Venerdì motoristici al Race Service di Los Angeles
Lo studio grafico che disegna i caschi di Ricciardo è il ritrovo preferito dai petrolhead della West Coast
13/05/2023 | di Redazione Ruoteclassiche

È un posto strano il Race Service, come molti altri a Los Angeles, in California. È tutto e niente e di primo acchito non si capisce molto, a parte che ha un gran fascino. Di chiaro c'è che la passione per auto e moto è palpabile, così come la tipica attenzione ai dettagli che la città degli angeli richiede. Ogni particolare è ben studiato, dagli esclusivi divani italiani, alle piante grasse, alle pareti dai colori pastello, all’ordinata disposizione delle cassette degli attrezzi.

Spazio poliedrico. In realtà Race Service è uno studio pubblicitario di alto livello (lavora con piloti sia di MotoGP che F1), ma anche uno studio grafico (disegna i caschi del pilota Daniel Ricciardo). E pure un luogo di aggregazione. Numerosi sono gli eventi organizzati nel relativamente piccolo spazio: raduni di moto, auto. O esposizioni di abbigliamento.

Appuntamento fisso. Ultimamente, un appuntamento che ormai sta diventando fisso, è quello dei venerdì mattina a tema motoristico. L'ultimo è stato quello sulle auto da rally di fine secolo (che i più attenti di voi avranno visto nelle Stories del profilo Instagram di Ruoteclassiche, ndr. E non dite che non ci seguite…). Non molte, va detto, ma decisamente ben scelte grazie ai generosi proprietari e al supporto del museo automobilistico più importante della West Coast, il Petersen Museum.

Musica e motori. Nella tipica atmosfera losangelina, il sottofondo agli scambi di opinioni degli appassionati era la musica scelta dal DJ. Mentre nell'aria aleggia l’odore di benzina, misto alle colazioni a base di caffè, rigorosamente fatto con pressa francese, e snack vegani.

In posa per le foto. Inutile dire che nonostante la Renault 5 Turbo fosse giustamente posizionata al centro, come a ribadire quanto la mitologia degli anni 80 sia ancora forte, la maggior parte dei commenti e degli scatti erano per altre due auto. Una bella Alpine A110 e quella che forse è l’auto italiana da rally per eccellenza: la Lancia Delta, qui declinata in varie salse. Il clicchettio delle macchinette fotografiche è una piacevole colonna sonora ai commenti su ruote, verniciature e scelte cromatiche delle vetture.

Passione genuina. Qualche altra vettura interessante si è vista anche lungo la strada, a conferma che, da questa parte del mondo, le auto da collezione si usano, si mostrano e si condividono. La passione è forse meno diffusa rispetto all'Italia, ma è decisamente genuina. E i fieri proprietari non aspettano altro che raccontarti la "vita" di ogni singola auto che possiedono. Ma questa è un'altra storia.

(Livio Bussani)

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