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VENTO A 200 ALL’ORA

Prestazioni da granturismo in carrozzeria spider: una specialità che caratterizzò la produzione del Tridente negli anni 60. Caratteri comuni: facilità di guida, confort, eleganza e un ponte posteriore che, al limite, non perdona. Gagliardo il sei cilindri in linea della “3500 GT”, e della “Mistral”. Potente il V8 della “Ghibli”.

Le spider “3500 GT”, “Mistral” e “Ghibli”, che la Maserati produsse negli anni Sessanta, si indirizzavano a una clientela elegante e raffinata, che ricercava prestazioni elevate, confort di marcia, cura esecutiva e soluzioni stilistiche moderne ma non eccentriche. Le abbiamo confrontate sulla nostra pista di Vairano (PV).

La nostra “3500 GT Convertibile”, realizzata da Vignale su un figurino di Michelotti, appartiene a Giuseppe Candini, titolare dell’omonima officina specializzata proprio in Maserati. Dopo essere stata acquistata nel 1961, ebbe diversi passaggi di proprietà, fino a giungere a Zamboni, conoscente di Candini, che gliela spedì per il restauro. Candini affidò la scocca alla carrozzeria Campana e sostituì canne, segmenti, valvole e bronzine. Candini s’affezionò all’auto e nel 2001 convinse Zamboni a vendergliela. Al volante, si viene rapiti dalla sonorità del sei cilindri in linea di 3485 cm³, molto elastico e dolce nell’erogare i suoi 230 CV DIN. I freni, all’avantreno a disco, sono efficaci, lo sterzo è diretto e preciso e il comportamento su strada, nonostante la taratura morbida delle sospensioni, non riserva sgradite sorprese.

La “Mistral 3700 Convertibile”, capolavoro dello stilista Pietro Frua, appartiene a Gianfranco Brancaccio, notaio di Modena. Fu ordinata nel 1969 da un cittadino libico e appartenne anche al re del Marocco, che la inviò a Modena per un tagliando, senza però poi ritirarla. Dopo vent’anni entrò nella collezione Maserati, poi rilevata da Umberto Panini. La “Mistral”, equipaggiata con un sei cilindri in linea di 3692 cm³ da 245 CV, ha sospensioni più rigide, cambio ben manovrabile e impianto frenante efficace (quattro dischi).

La “Ghibli Spyder”, disegnata da Giugiaro per la Ghia, è di proprietà di Antonio Muzzioli, commercialista di Modena, che l’acquistò nel 2002. Fu immatricolata in Pennsylvania (Usa) nel 1970 nel 1996 un collezionista tedesco la riportò in Europa. La “Ghibli”, equipaggiata con un V8 da 330 CV, può oltrepassare i 250 km/h: fino a 200 km/h la guida è rilassante, ma oltre questo limite bisogna saperci fare. Morbida e con baricentro alto, predilige i percorsi veloci ai tracciati tortuosi.

 
3500 GT Conv.
Mistral 3700 Conv.
Ghibli 4,7 Spyder
Motore
6 cilindri in linea
6 cilindri in linea
V8
Cilindrata cm³
3485
3692
4719
Alesaggio x corsa mm
86×100
86×106
94×85,9
Rapporto di compressione
8,2:1
8,5:1
8,8:1
Potenza CV DIN/giri
230/5500
245/5500
330/5500
Distribuzione
2 alberi a camme in testa
2 alberi a camme in testa
4 alberi a camme in testa
Alimentazione
3 carburatori Weber 42 DCOE
Iniezione Lucas
4 carburatori Weber 42 DCNF
Cambio
5 marce
5 marce
5 marce
Pneumatici
185-16
205-15
205 VR-15
Sospensioni anteriori
indipendenti
sospensioni posteriori
ponte rigido
Trazione
posteriore
Freni
dischi/tamburi
dischi
dischi
Sterzo
circolazione di sfere
circolazione di sfere
circolazione di sfere con servosterzo
Lunghezza mm
4450
4500
4590
Larghezza mm
1640
1650
1800
Passo mm
2500
2400
2550
Altezza
1300
1280
116
Peso a vuoto kg
1300
1350
1630
Consumo l/100 km
13
14
20
Velocità massima km/h
220
235
265

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Categorie: Auto
Tags: maserati
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