3 Youngtimer da competizione (nel BTCC)
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Auto / Storie
25/03/2023 | di Federico Giavardi
BTCC: turismo che passione #1
Negli anni Novanta le folli gare adrenaliniche del BTCC crearono una folta platea di appassionati. Epoca in cui anche le ruote coperte del motorsport riscuotevano un ottimo successo mediatico. Ecco le youngtimer da competizione che non si possono dimenticare
25/03/2023 | di Federico Giavardi

Negli anni Novanta le folli gare adrenaliniche del BTCC crearono una folta platea di appassionati. Epoca in cui anche le ruote coperte del motorsport riscuotevano un ottimo successo mediatico. Ecco le youngtimer da competizione che non si possono dimenticare

Anno 1994, alla Rai apre i battenti “Solletico”, il programma televisivo pomeridiano per ragazzi che faceva compagnia ai giovani di quell’epoca. Allo stesso modo, per gli appassionati di motorsport di quell’anno c’era una folta platea di campionati crudi, ricchi di sportellate e sana competizione tra cui scegliere: uno in particolare? Il British Touring Car Championship.

Un’estate da gara. No, non stiamo parlando di una stagione bensì della Volvo 850, che proprio nel 1994 partecipò al BTCC con il modello in versione station. Una scelta coraggiosa quella della Casa svedese, che decise di gareggiare con una giardinetta – con caratteristiche non certo pistaiole. L’ingresso di quella vettura nel campionato lasciò tutti senza parole, in primis i piloti. Infatti, l’allora driver del team TWR, Rickard Rydell dichiarò: "Quando ho accettato il contratto con Volvo e TWR intorno al Natale 1993, non sapevo dei piani, se li avessi saputi, probabilmente avrei esitato. È stata una fortuna che non lo sapessi!". La Volvo utilizzò come base della 850 touring car il motore cinque cilindri di 2,3 litri da 225 cavalli, che per rispettare il regolamento fu ridimensionato a 2.000 cm³ e privato del turbo. Elaborato con maestria, il propulsore dell’auto registrava i 290 cavalli.

La berlina della Williams. Oggi, la Laguna è un nome ormai scomparso dal listino della Renault, ma in quegli anni fu una delle protagoniste, per merito di un buon successo commerciale – 1,4 milioni le unità vendute della prima generazione – e delle imprese del BTCC. La berlina francese entrò in pitlane nel 1994; il primo anno soffrì, il progetto ancora acerbo affrontò una stagione altalenante tra alti e bassi. Ma nel ’95 ecco la svolta: la supervisione della Williams – partner della Casa della losanga in F1 – e le modifiche aerodinamiche concesse dal regolamento resero la vettura competitiva, tanto da riuscire letteralmente a dominare la stagione 1997. La Laguna era basata sul quattro cilindri in linea del marchio francese, preparato dagli specialisti Sodemo: era di circa 285 cavalli la sua potenza all'inizio del 1995, ma alla fine del decennio superò la soglia dei 300.

Vectra, anzi, Cavalier 16V. Forse non ricordata con affetto, la Cavalier non riuscì a splendere tra i cordoli perché oscurata dalle grandi prestazioni degli invasori stranieri del BTCC: Alfa Romeo 155 e BMW E36 318i. Tuttavia, la Cavalier poteva vantare particolari raffinatezze meccaniche, una su tutte la diposizione al contrario della testata del quattro cilindri di 2.0 litri da 290 cavalli. Una soluzione che permise di riprogettare l’airbox, incrementando così la potenza espressa dal motore. Il propulsore è poi abbinato a un cambio sequenziale a sei marce X-Trac.

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